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ilmondoinvisibile

Il primo blog di Laura Bogliolo. Le origini di GiornalariSiNasce...






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venerdì, gennaio 31, 2003
 
OTTO LEADER EUROPEI APPOGGIANO BUSH E L'UE SI SPACCA
I capi di stato e di governo di otto paesi europei - Gran Bretagna, Spagna, Italia, Portogallo, Ungheria, Polonia, Danimarca e Repubblica Ceca - hanno dichiarato di
appoggiare gli Stati Uniti nella battaglia per disarmare l'Iraq, sostenendo che la credibilità delle Nazioni Unite è ormai al limite. Gli otto leader hanno firmato un appello in cui chiedono unità e coesione.
BUSH RINGRAZIA..
Il presidente americano George Bush ha detto di essere «molto grato» al presidente del consiglio Silvio Berlusconi per aver firmato la lettera, insieme ad altri leader europei, di sostegno agli Stati Uniti nel tetativo di disarmare l'Iraq.
..E L'EUROPA SI SPACCA...
La lettera degli Otto è stata inviata senza che la Grecia, presidente di turno dell'Ue fosse stata informata. L'Europarlamento intanto ha adottato, con 287 voti a favore, una risoluzione che dice che le violazioni 'attualmente individuate dagli ispettori non giustificanò un'azione militare contro l'Iraq.
..MENTRE NEGLI USA LA POESIA PACIFISTA VIENE IMBAVAGLIATA
La Casa Bianca mette al bando la poesia dei pacisti. Washington ha infatti cancellato l'incontro sull'opera diEmily Dickinson, Langston Hughes e Walt Whitman, fissato per il prossimo 12 febbraio, nel salotto letterario che, fra gli applausi di molti intellettuali e letterati anche liberal, mesi fa aveva istituito da Laura Bush. La mossa è stata dettata dal timore che alcuni poeti di loro potessero trasformare il seminario in una protesta anti-guerra.
FACCIAMO DUE CONTI
Otto paesi europei appoggiano Bush. Una lettera polverizza due organizzazioni internazionali di cui sono parte (Unione Europea e Onu). E un nuovo ordine viene creato.
Superiore ad ogni accordo, trattato e comunanza di cultura. E' quello stabilito dagli Usa, collaudati a stravolgere le regole di diritto internazionale, creare una nuova accezione di guerra, quella preventiva, e a riscrivere di fatto, attraverso la tipologia normativa della ''consuetudine'', la normativa in materia di guerra. Si sta creando un precedente pericoloso. Quello della guerra a tutti i costi, sganciata dalle regole Onu. Mi chiedo: se un giorno il Giappone si svegliasse e decidesse di bombardare la Cina perché considerata ''pericolosa'', con quali strumenti normativi la comunità internazionale potrebbe fermarlo?


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giovedì, gennaio 30, 2003
 
PER ANTO: DEMOCRAZIA
Dicono che bisogna essere democratici. E allora incollo su questo post quello che ho ricevuto via mail da un certo anto:''ha morte quei zingari''. E' scritto in arial 36, in rosso e in stampatello. anto ha lasciato la stessa scritta sulla chattina che si trova sul mio blog inVisibile. Nulla di più appropriato. Quello è il blog del mondoinVisibile, quello un po' nascosto dalla forma, le parole, gli slogan e l'ipocrisia. Quello è il blog del mondo che sembra invisibile e invece è visibilissimo agli occhi di chi vuole andare a fondo, aprire la porta e stare a guardare. Oggi ho dato un'occhiatina: c'era anto che gridava una frase in un pessimo italiano. Non ti dico, anto, qual è l'errore perché la frase ''ha morte'' non dovresti proprio pronunciarla. Parli di ''zingari''. Chi sono? Me lo spieghi? I palestinesi? Vediamo un po'. Secondo me di ''zingari'' ce ne sono molti: ci sono gli extra-comunitari, i senza-tetto, i gitani, i terroni, i drogati, i disoccupati, gli invalidi, quelli che fanno errori di grammatica, i burini, i napoletani per i romani, i romani per i milanesi, i marocchini per gli slavi, gli slavi per gli ungheresi. Sono tutti così terribilmente fastidiosi! Parlano male, non si fanno capire, non vestono alla moda, puzzano anche. Mi sto perdendo anto. Dimmi chi sono ''quei zingari''. Dipende un po' da che prospettiva si guarda fuori. Alla fine potremmo essere tutti ''zingari''. E meritare tutti di ''morire''.


IO BLOGGO DA SOLA
''E' un po' la stessa questione delle telafonate private fatte dal posto di lavoro, chi può dire che la nostra produttività sia messa in pericolo dal mantenimento di un Blog? Tutto è naturalmente molto relativo, per cui nell'utilizzo "privato" delle risorse aziendali stiamo tutti attenti, infatti negli Stati Uniti un impiegato inglese è stato licenziato per aver creato e aggiornato un Blog. Quindi bloggare, ma con attenzione! articolo''.
Così parlò la rassegna di splinder. Ed io confesso: bloggo rigorosamente da casa! Certo, mai a lavoro! Continuo a confessare: se bloggassi a lavoro la mia produttività crescerebbe. C'è chi fa la pausa caffè, chi va in pausa pranzo, chi chiacchiera con il collega e fa gossip e chi posta sul suo blog. No! Io no! Dico solo che se postassi dal lavoro renderei di piu'. Invece posto da casa. Io bloggo da sola.

BUSH: IL PRESIDENTE A PUNTI
Un tempo si diceva..Per le strade: ma hai preso la patente a punti?. Tra amici: questo l'ho vinto hai punti! Al supermercato: mamma mi compri la bici ai punti! Oggi, invece, noi che siamo stati ragazzi nel 900 possiamo dire: il Presidente? Lo vinco ai punti! E’ l’ultima frontiera della comunicazione in Rete: si raccolgono punti mandando lettere precompilate ai giornali e si ricevono in cambio i premi con la foto del presidente Bush.

Di recente, sia il Boston Globe sia il Chicago Tribune, hanno pubblicato online una lettera scritta da un elettore che sosteneva l’operato del presidente Bush; la cosa anomala è che la stessa identica lettera è stata mandata anche da altre tre dozzine di elettori. Il trucco è subito stato svelato da un sito britannico, che ha rivelato come l’iniziativa non sia spontanea, ma coordinata dal sito GOP Team Leader, a sua volta gestito dal Republican National Committee. All’interno di questo sito, infatti, i sostenitori del Partito Repubblicano possono trovare modelli precompilati di lettere adatte ad ogni circostanza, già pronte per essere firmate ed inviate ad una nutrita mailing list di media.

La lettera in questione è stata pubblicata già 44 volte, anche se Scott Bosley, direttore dell’American Society of Newspaper Editors, avverte che i maggiori quotidiani americani si rifiutano di stare a questo gioco e cestinano tali lettere. La cosa più curiosa è la motivazione pratica che spinge gli elettori repubblicani a darsi tanto da fare: GOP Team Leader offre, infatti, una raccolta di punti con tanto di premi finali. Si guadagnano cinque punti per ogni media contattato e altri due se la lettera viene pubblicata. Con 95 punti si vince un tappetino per mouse con la foto di Bush, con 185 una maglietta, fino ad arrivare a un portafoglio in pelle con 525.


NOI, UMANI DI RITORNO
Si scambiano messaggi la notte. Come fosse ossigeno.
L’orecchio incollato ai rumori della strada e lo sguardo al pc. Per vincere la nostalgia.
Hanno sempre freddo. Un freddo sudato di tristezza. Ma si spogliano.
Gettano violenti gli abiti sulla poltrona. Non ci stanno proprio nella vita di giorno. Sempre a metà.
Con l’anima scolorita.
Così la notte si ritrovano. E scambiano gli ultimi spiccioli con chiacchiera e umanità. Ballano un tango nomade. Dormono su letti precari. Piangono lo zainetto pieno scartoffie. Sono umani speciali. Sono gli umani di ritorno.
Tornano ogni giorno da un viaggio. Fatto di pugni e calci. E iniziano a vivere. Qui. E ricordano chi sono. Qui. Dove le parole non saranno mai più abbattute. E gli scempi verranno compensati con sorrisi e altri abbellimenti.


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martedì, gennaio 28, 2003
 


IN DIRETTA DA WASHINGTON





 


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venerdì, gennaio 24, 2003
 




Scanner, il mondo inVisibile, il mio


A MODO MIO


Il bar angolo Via Costantino, Bob il professore americano simile a Robin Williams e quello scantinato chiamato scuola del corso di Marketing nel settore degli audiovisivi. Tutto gratis, pagava la Regione. Nessun tipo pariolo a ricordarti che se nasci a certe langitudini ci cresci e ci invecchi. Tutti con la voglia di imparare qualcosa di nuovo. Qualcuno dormicchiva sul banco verde formica perché lavorava in un'impresa di pulizie. Un'altra perche' studiava per il conocorso al Senato. Scema direte voi..no! Era solo un po' ingenua. Io andavo carica di fotocopie perché fare la struttura delle tesi e trovare i materiali fa guadagnare parecchio.

I docenti del corso, devo ammetterlo, erano un po' scadenti. Ma se avevi voglia di imparare qualcosa usciva fuori. Io avevo puntato una tipa-docente che gestiva una Web Agency. Fu l'amore per il Web. Spassionato e senza condizioni.La scintilla fu quella prima pagina fatta con Dreamweaver, qualche tabella, titolo, testo e due link. Tasto F12..e luce fu: avevo creato una pagina di giornale. Era come avere le chiavi della mia redazione.

Eravamo un gruppo affiatato. Si era creata quella strana magia tra individui che condividono una condizione: il limbo, la sospensione dopo la laurea, il ''e mo' che m'envento pe' trova' lavoro?''. Quella condizione in cui le scelte sono decisive. Come quando sparai ad un colloquio procurato da mio padre (settore assicurazioni auto) ''io amo Internet, sarebbe bene vi creaste un sito Web'' e poi ''quale sarà il mio potere decisionale?''. La scampai: definita troppo ambiziosa e qualificata per il ruolo da impiegata.
Mangiavamo al baretto angolo via Costantino. Il proprietario, detto IVANO (nick verdoniano) si informava sulle lezioni, sui test... era simile al bidello del liceo, fidato custode dei segreti degli studenti.Ed io ogni mattina prendevo l'autobus, e mi sentivo libera. Perche' nulla era stato definito. Ero libera di crearmi a modo mio, perche' non avevo niente da perdere.

Quaranta minuti di autobus. Dieci sul primo. Trenta sul secondo. Le facce erano quasi sempre le stesse. E anche la musica sparata nelle cuffiette del mio walkman: A MODO MIO dei Negrita. Ecco il testo di quella magica canzone. L'avevo quasi dimenticata, ma l'ho ritorvata su Winmx.


A MODO MIO, Negrita


Prende
bene stare fuori oggi che è primavera prende bene andare in giro con il
sole che saluta la sera oggi che è primavera E ho buttato via i pensieri
via la noia e il magone li ho buttati tutti quanti stamani tutti dentro
a un bidone e fuoco col kerosene E a modo mio, a modo mio sono contento
un poco anch'io E a modo mio, a modo mio sono contento un giorno anch'io
E a modo mio, ringrazio Dio oggi la storia la faccio io, a modo mio E'
che oggi sono in forma oggi è un giorno speciale di quei giorni che non
vengono spesso come le eclissi di sole che le puoi quasi contare E le
bambine, le bambine oggi sono gentili le bambine oggi fanno un sorriso
ai fischi dei militari oggi è un giorno alla pari E a modo mio, a modo
mio sono contento un poco anch'io E a modo mio, a modo mio sono contento
un giorno anch'io E a modo mio, ringrazio Dio oggi la storia la faccio
io, a modo mio


 


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giovedì, gennaio 23, 2003
 

ECCO LA MIA OCCASIONE....


 

 










Hei giornalista, che sia la volta buona per te? :-)
Enrico


Please...io GIORNALARA SONO!!!!! UAAAAAAOOOO strafichissimo il tuo sito! Complimenti!!! Scusa ora devoscappare.. devo inviare cento e-mail con il curriculum.... ho già la
calcolatrice in mano e la testa all'insu':-)))

A presto


Laura

 


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DEDICATO A MOUSA


IN CHAT A CACCIA DI UMANITA'



CHATTANDO CON UN PALESTINESE >>


TERRORE.COM >>

UN AMICO PALESTINESE >>

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????UN'OPA SUL MIO BLOG????

ERA UN'OPERAZIONE SEGRETISSIMA... MA LE SPIE DEL MERCATO NON PERDONANO...QUELLO CHE SEGUE E' UN ESTRATTO DI UN POST DEL BLOG PERSONALITA'CONFUSA:

.... E qui lui inizia a ciarlare della quotazione in borsa della PersonalitàConfusa SpA, prevista per il 2007, dell’acquisizione di altri blog ("a giugno lanceremo l'OPA su LauraBogliolo.it!") e quindi di altre società. Nel suo progetto c’è persino un tentativo di scalata della Fininvest nel 2025. Poi tira fuori dei grafici e straparla di business plan, public relations, budget, telesales, ROI, trading, redemption, marketing mix, management, opportunity, finchè io sbotto:....

LEGGI IL POST COMPLETO >>

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mercoledì, gennaio 22, 2003
 
LA RISPOSTA DI LUCA SOFRI

Allora, ti rispondo, perchè è educato: anche se mi sembrerebbe più sensato lasciar perdere. Non mi pare che ti interessi una risposta, quanto dire la tua, legittimamente. Ma facciamo finta che la tua richiesta non sia retorica. Io non ho vietato a nessuno di avercela con chi vuole, ho solo considerato che se si scrive senza risentimenti, le cose vengono meglio. Non ho postato sul sito di Pino Scaccia, peraltro: lui mi ha gentilmente riprodotto, ma io mi ero semplicemente limitato a dire la mia tra i commenti di alcuni blogger che frequento e mi pare di conoscere meglio. Come non vorrei riaprire un dibattito ora: rispondo a te. Comunque, la risposta è che no, io non ho battuto la testa, non mi sono invelenito quando non potevo scrivere, nè quando non mi pubblicavano le cose che mandavo, né quando vedevo il successo arridere a certi che mi parevano degli incapaci; capita, non ho dato la colpa al sistema, e non credo che lo farei. Puoi crederci o no, ma se lo domandi devi tenerti questa risposta. Penso che questo lavoro sia privilegiato, ma non benedetto:nessun sacro fuoco, nessuna elezione. Non mi "esplode dentro" niente. Mi piace, punto. Affanculo quelli che pensano di fare qualcosa di importante perché fanno i giornalisti. Se non facessi questo, proverei a fare altro. Non sapevo cosa fare di me, e ho provato a fare una cosa su cui pensavo di avere qualche capacità. Che peraltro è scrivere: non mi credo un buon "giornalista". Ho chiesto di provare a chi conoscevo, invece di cambiare nome e presentarmi incappucciato ai colloqui. Faccio degli sforzi, ma non credo di aver rubato a te il tuo lavoro. Tu naturalmente puoi pensarlo, se credi. Quanto allo scrivere liberamente sui blog e alla fuffa, ti sei distratta, temo: io non ho sostenuto niente di quello a cui alludi. Quello è Formenti, e ne ha già riscosso. Ripeto, non credo che ti interessi davvero, ma almeno non scriverai sdegnata che non ti rispondo. L.


IO RISPONDO COSI'


Allora, grazie per la risposta. Non avrei ritenuto maleducazione il tuo silenzio. Non volevo fare polemica. Per questo non ti ho scritto direttamente. Erano parole nate da riflessioni, libere. Neanche io ho postato la lettera sul blog di Pino, e’ stato lui a riprodurla gentilmente. Mi dispiace contraddirti: ma il ‘’sacro fuoco’’ esiste, la passione esiste. C’è gente (una sono io, gli altri sono migliaia) che nasce con la passione per il giornalismo. Proprio ieri mi interrogavo su questo leggendo un post di Pino. Diceva: ‘’da piccolo mi facevo il mio giornalino’’. Bene: lo facevo anche io. Non so cosa sia. Te lo assicuro. Me lo chiedo da sempre. Ma ci nasci. Tu invece dici:‘’non sapevo cosa fare di me, e ho provato a fare una cosa su cui pensavo di avere qualche capacità’’. Forse e’ per questo che non ci capiamo. Se da quando hai 6 anni vuoi fare la giornalista e poi ti rendi conto che e’ quasi impossibile, usi tutto quello che hai a disposizione per scrivere. Da piccola mi facevo il mio giornalino ripiegando fogli A4. Adesso uso i blog. Ecco perché i blog hanno un significato particolare per quelli che sono ‘’aspiranti giornalisti’’. Ecco perché ti ho detto che tu non fai parte di ‘’Noi’’. Semplicemente perché siamo diversi e per questo non puoi capire il ‘’sacro fuoco’’. Penso che anche per te, in altre occasioni e situazioni e per altri motivi, sia stato difficile.
Inoltre: non ti ho accusato di avermi rubato il posto e neanche lo penso. Se lo avessi pensato lo avrei detto senza timori. Né ‘’lotto o mi arrabbio contro il sistema’’. Odio gli estremismi, le battaglie inutili. E odio compiangermi, dare la colpa agli altri. Ho fotografato la situazione. Solo questo. E quando tra qualche anno qualcuno mi chiedera’ ‘’perche’ non sei diventata giornalista?’’, diro’ semplicemente:’’perche’ non ne sono stata capace’’. Sulle tue affermazioni sui blog: ho commentato il tuo virgolettato. Almeno credo.
Hai ragione: dovremmo esporre le nostre posizioni senza risentimenti. Ma sai, siamo umani, a volte senza esperienza, e ogni tanto qualche errore ci scappa.
L.


IL DIBATTITO SU GIORNALARI SI NASCE



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WEBBANDO
REAL TRACKER, STATISTICA KILLER

Le abbiamo viste tutte. Domini rubati, redirect non autorizzati ed ora il furto della ‘’pagina iniziale’’. Cliccando su Strumenti/opzioni Internet del browser e’ possibile scegliere la pagina iniziale da utilizzare non appena si apre il browser. Alcuni siti chiedono: '’impostare ‘’nomesito’’ come pagina iniziale? In questi casi, nonostante il fastidioso pop-up, si ha la possibilità di scegliere. Ai tranelli della Rete se ne aggiunge un altro. Dopo aver ciccato sul blog Blogger.com di Pino Scaccia (http://pinoscaccia.blogspot.com), in automatico la pagina iniziale diventa http://www.findthewebsiteyouneed.com/.
LA SOLUZIONE

Il fastidioso problema viene provocato dal codice delle statistiche di Real Tracker (www.realtracker.com). Non digitate la url perché vi fa scaricare in automatico programmi a pagamento come Internetsex o Gamesandfun.
Si tratta di capire ora se Real Tracker è l'autore della ''frode'' o se ne è vittima anch'esso.
(si ringrazia Massimiliano Santarelli per la preziosa collaborazione)

 


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LETTERA APERTA A LUCA SOFRI

Egregio Dott. Sofri, ho letto il suo post sul sito di Pino Scaccia. Decido di risponderLe su uno dei miei blog-fuffa, visto che tempo fa le ho inviato una mail e non mi ha risposto. Probabilmente i miei blog rientrano nella categoria dei blog da lei considerati non interessanti e quindi ignorati (lei ha scritto: ‘’Non ho mai scritto che un blog è fatto male, magari gli faccio delle critiche, o lo ignoro’’). Non ho neanche voglia di postare sul Blog di Pinoscaccia. Non voglio che la lettera sia considerata un altro attacco sconsiderato alla categoria. Uso, quindi, uno dei miei spazi sul Web per risponderLe (ecco uno dei vantaggi dei blog) perche’ non faccio parte di nessuna categoria.

Lei parla dell’esistenza di un ‘’furore antigiornalistico’’ e ne dà alcune spiegazioni. Tra queste, cito, ‘’ una presunzione di capacità, un po' di invidia legittima, una gelosia per le cose su cui a torto o ragione ci si ritiene vestali della sapienza, e altre cose un po' sgradevoli nell'atteggiamento che vuole sempre insegnare agli altri come si devono fare le cose. lo so perché lo vedo, e perché mi ricordo com'ero io prima di cominciare a farle, le cose’’.

Il mio blog ‘’giornalarisinasce’’ nasce (mi scusi la ripetizione, ma il tesserino non ce l’ho e ho perso anche un tutor giornalista che per un po’ mi ha insegnato il mestiere) dalla consapevolezza che il mestiere (un’altra ripetizione) che amo non potro’ mai farlo. Lei sa meglio di me quanto sia difficile entrare a far parte del Regno dei giornalisti a meno che non si è figlidi o vassallidi. Da questa dolorosa consapevolezza nascono certe mie frasi definite ‘’mission del sito’’ che potra’ leggere nel menu’ di destra del blog citato sopra. Sembro estremamente presuntuosa. Certa che la mia ‘’penna’’ sia invincibile e meglio di molte altre. Il tutto invece nasce da una pessima giornata: quando vedi che ormai non hai piu’ la speranza di diventare una giornalista, non hai piu’ niente da perdere e usi il santo spazio Web per sfoghi-fuffaroli, consapevole che meglio di te ce ne sono milioni. Consapevole, pero’, anche del fatto che peggio di te ce ne sono centinaia. Loro ce l’hanno fatta, io no.

Capira’, con tutta la sensibilita’ che la contraddistingue essendo stato anche Lei un tempo un aspirante giornalista, questo lato umoristico, quasi disperato del mio blog che in un certo senso e’ presente anche negli interventi di bloggers che scrivono contro i giornalisti.

Lei dice di ricordarsi di come era prima di diventare giornalista. Bene: immagini di essere rimasto in quella condizione. Ora si sente piu’ vicino ai responsabili del ‘’furore antigiornalistico’’? Si sforzi, ci provi. Se vuole le do una mano. Immagini di non veder mai piu’ la sua firma sulla carta stampata. Ricordi quella voglia di scrivere che le esplodeva dentro. Ricordi le capocciate al muro perche’ non vedeva nessuna via di uscita, anzi di entrata. Ricordi le firme di quelli che hanno iniziato insieme a lei, ma l’hanno scavalcato, perche’ piu’ potenti di Lei. Ricordi la nausea nell’aprire il giornale, quella ‘’casa’’ tanto confortante quanto crudele se non ne puoi far parte. Si e’ immedesimato? Ha spolverato qualche vecchio ricordo?

Le chiedo inoltre: perche’ dà per scontato che nessuno di noi blogger abbia mai iniziato ‘’a farle, le cose’’? Magari qualcuno di noi era riuscito a scrivere su qualche giornale. Magari ha fatto il ‘’giornalista di fatto’’ per due anni senza ricevere nessuna remunerazione o riconoscimento.

Lei si chiede: ‘’è interessante come i bloggers attacchino a testa bassa e con violenza quelli che scrivono sui giornali, ma quasi mai quelli che scrivono sui blogs: il giornalista è altro, disumano, nemico. Il blogger è uno come noi’’. Ha detto bene: il blogger e’ uno di NOI, e per NOI non intendo Lei, ma quella parte di gente che non ha santi in Paradiso, che si sente libera almeno sul Web di scrivere quello che vuole, senza insultare certo, ma libera comunque di dire quello che pensa, senza sentirsi accusare di FUFFA!

Cordialità
Laura Bogliolo


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ANCHE I RICCHI PIANGONO e noi gioiamo...

TOMBA-BOMBAPronto a partire per una vacanza alle Seychelles, il Tomba-bomba dello sci fa il furbo all'aeroporto di Fiumicino e si becca una denuncia per falsificazione di documenti. La vacanza? Rimandata.
Ma quanto siamo scemi noi umili mortali. Darsi da fare per rinnovare il passaporto prima di partire. File interminabili, burocrazia alle spalle e tutto solo per essere in regola con la legge. Stupidi comuni mortali. Dovremmo prendere esempio da Alberto Tomba che si auto-proclama capo della Prefettura e si rinnova il passaporto da solo.
Il campione di sci e' stato fermato ieri sera al chek in per l' imbarco su un volo della compagnia 'Volare Group'. Controllo di routine. ''Mi scusi ma lei ha il passaporto scaduto..'', esclama uno degli addetti della compagnia aerea. Ma il Tomba-bomba non si arrende. Innervositosi per tanta burocrazia, si allontana, modifica con una penna la data di scadenza del passaporto e si ripresenta al check in. Tutto pur di raggiungere gli splendidi mari delle Seychelles.
Ma quelli della compagnia non sono fessi. Hanno chiamato la polizia di frontiera che ha fatto accompagnare Tomba nei propri uffici per notificargli una denuncia per falsificazione di documenti.
E ci si mettono anche le agenzie! L'Ansa: ''naturalmente il volo per Sharm El Sheikh è partito e Alberto Tomba è rimasto a Roma''. Ma guarda un po'! Noi eravamo sicurissimi che il Boeing 767, volo 'BW310', dovesse restare a terra per aspettare Bomba-Tomba!


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lunedì, gennaio 20, 2003
 

WEBBANDO/2


DOWNLOAD CON IL PASSAPORTO Australia: processo contro un sito Web americano

Non stupitevi se un giorno anche i siti Web avranno i loro indirizzi. Via…numero civico e cap.
Lo spazio virtuale diventa reale con una sentenza emessa dall'Alta corte Federale a Canberra, Australia. Il tribunale ha accettato il ricorso del miliardario australiano Joseph Gutnick che ha denunciato per diffamazione il giornale finanziario online Barron's. La Dow Jones , proprietaria del giornale online, avrebbe voluto invece che il tribunale competente a dirimere la controversia fosse quello del New Jersey dove risiedono i web server del sito.
La decisione modifica il concetto di ''pubblicazione'': se un articolo viene scaricato in Australia, è come se fosse disponibile nelle edicole.
E ha delle conseguenze sulla liberta' di stampa. In Zimbawe hanno arrestato un giornalista britannico sulla base di un articolo che aveva pubblicato sul giornale online The Guardian.

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WEBBANDO/1
UN DATA BASE SPIONE


Ibm annuncia la nascita del Grande Fratello del Web. La profezia di George Orwell potrebbe avverarsi grazie ad una banca dati ''intelligente'' in grado di comunicare con altre macchine e recepire informazioni ovunque esse siano state registrate

Un Grande Fratello formato Web. Un database (Db) che comunica con altri applicativi in grado di stilare una sorta di ritratto degli utenti, incrociando le informazioni registrate su mail server, foglio di calcoli e altre macchine.

E' la carta d'identità dell'ultima generazione di Db intelligenti. Una generazione definita ''virtuale'' o ''a rete'' che ha un chip in più di genialità rispetto ai rivoluzionari, ma già vecchi, data base ''relazionali''. Questi ultimi consentono ogni tipo di query, ma devono avere al loro interno tutte le informazioni necessarie. Il nuovo figlio spione dell'Ibm che verrà messo sul mercato a giugno con marchio Xperanto puo' invece ''comunicare'' con altre macchine e interrogarle. Il Deus ex machina alla base dei Db ''a rete'' è lo standard Xml che indicizza con un ''tag'' ogni tipo di informazione, indipendentemente dal software che le ha registrate.

Quali potrebbero essere le conseguenze?
Immaginate di compilare una scheda di registrazione per ottenere una casella di posta elettronica. Siete anche appassionati di Sport. Decidete quindi di iscrivervi alla newsletter di un quotidiano Web sportivo. Ma amate anche i libri: quindi acquistate su Amazon.com l'ultima opera di Camilleri. Non è finita. Il lavoro vi trattiene in ufficio. Non vorrete mica rischiare di non trovare i biglietti al cinema? Andate su un sito che consente l'acquisto di biglietti online. A questo punto avete lasciato una consistente traccia dei vostri gusti e preferenze sul Web. Un numero di informazioni che prima potevano essere ''lette'' solo separatamente, in base ai diversi data base utilizzati. Il Db ''a rete'', invece, potrà essere in grado di interrogare contemporaneamente le diverse macchine sulle quali avete lasciato informazioni su voi stessi, tirare le somme e tracciare un ritratto perfetto della vostra personalità. Le applicazioni, ovviamente, possono essere infinite (invio di e-mail pubblicitarie, a scopo politico o religioso..ecc). E il pericolo più evidente è la vendita ad aziende del vostro profilo su Internet.

Da semplici navigatori potremmo quindi essere trasformati in appetitosi oggetti di studio e di vendita. Senza neanche saperlo.

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Gaza: il 70% dei bambini soffre di anemia
Un rapporto divulgato dai centri di soccorso sulle condizioni sanitarie
nei Territori Palestinesi denuncia una sempre più scarsa attenzione per
le donne e i bambini; questi ultimi, infatti soffrono...
>>



fonte:
Al Jazira.it

 


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OHIBO'..QUALCUNO MI HA INTERVISTATA!

Ho incontrato il Marzullo dei Blog, il simpaticissimo Pietro di Blogoltre.net,
che ha voluto farmi qualche domanda.

Grazie Pietro per le tue domande molto smart:-)).

L'intervista
potete leggerla qui >>



















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domenica, gennaio 19, 2003
 

WEBSEARCHING
LE PAROLE PIU' RICERCATE SU GOOGLE NEL 2002
Top 20 Gaining Queries 2002

1. spiderman
2. shakira
3. winter olympics
4. world cup
5. avril lavigne
6. star wars
7. eminem
8. american idol
9. morrowind
10. warcraft 3
11. natalie portman
12. dungeon siege
13. trillian
14. las ketchup
15. neverwinter nights
16. battlefield 1942
17. pink
18. gareth gates
19. loft story 2
20. ikea
www.google.com/press/zeitgeist.html


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sabato, gennaio 18, 2003
 

UNA COLLEGA CON UNA PADELLA
Ecco, si avvicina la collega dirimpettaia. Trentenne, laureata, nubile, parrucchiere ogni settimana, aperitivi al Gattopardo Cafè. In ufficio, se il mio hobby è il blog, il suo è mandare seicento SMS al giorno al nuovo fidanzato. Il quale però quando va allo stadio è pure cornuto, poverino. E non lo sa. Non lo conosco ma un giorno dovrò trovare il modo di avvertirlo, ad esempio con una lettera anonima scritta coi ritagli di giornale:

Stai CON una scema E 6 pure becco
Firmato xsonalitaconfusa (ma sì, diamogli un indizio, tanto non capisce).

Per attaccare discorso la dirimpettaia mi pone il quesito più brillante che le passa per la testolina ben pettinata:

- Ma tu hai visto ieri sera il film con Giooorg Cluneiiii?

- Quello dello spumante?

- Cheeee???

- Dico, George Clooney, è quello dello spumante, quello che per andare alle feste deve portarsi lo spumante altrimenti non lo fanno entrare...

(lei mi guarda, aggrotta la fronte, poi si illumina: ha capito) - Aaaaaaaaaaahsssssì! Lo spot! Nomartininopartiiii!!! Che fico, neh?

- Neh?

- Ma si può sapere cosa stai scrivendo? La tua autobiografia?

- ...sì, direi di sì... più o meno...

- Uuuuuuuuuh dai-dai-dai!! fammela leggere daaaiii!!

- Senti...

- Edddaiiiii!!!!

- Ma una padellata di cazzi tuoi, fritti, non te la vuoi fare?

- Uffaaaa, sei sempre volgare!

E si allontana. Meno male. Forse ho esagerato, che dici? Non so come mi vengano, devo essere sull'orlo della pazzia. Per questo sono in cura.

LODI..LODI E LODI A PERSONALITA' CONFUSA AUTRICE DI QUESTO POST


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venerdì, gennaio 17, 2003
 

IRAQ: TROVATE ARMI CHIMICHE


Bagdad: non sono vietate, perché non ci sono agenti chimici. Onu: non si tratta delle pistole fumanti, ma l'Iraq ha mentito.
Il dopo Saddam: l'Arabia Saudita prepara un colpo di Stato. Il Raìs cerca esilio.
Usa: guerra a colpi di spot.
I costi della guerra



Gli ispettori Onu hanno trovato 11 testate chimiche vuote in un deposito militare iracheno. Secondo gli ispettori le ''ogive'' sono in perfette condizioni. Per Bagdad non si tratta di armi vietate, perché sono in disuso e non contengono agenti chimici. Blix ha sostenuto che l'Iraq non collabora abbastanza. Bush dalla Casa Bianca ripete che ''il tempo sta per scadere''.
Usa: non è la prova schiacciante
Gli Stati Uniti non parlano di ''pistola fumante'', ossia la prova schiacciante
dell'esistenza di armi di distruzione di massa. Quelle ogive lo sarebbero -osservano al Pentagono- se non fossero vuote. Ma non sono state denunciate dall'Iraq nel rapporto di 12.000 pagine consegnato a fine anno.

IL DOPO SADDAM

L'Arabia Saudita e altri Stati arabi stanno cercando di orchestrare un colpo di stato per estromettere Saddam Hussein e arrivare a una conclusione alla crisi irachena preferibile a un guerra sferrata dagli Usa. Lo riporta il settimanale Time.
Il governo iracheno sta cercando di ottenere garanzie che consentano al presidente Saddam Hussein e ad altri alti dirigenti iracheni di andare in esilio, mettendo così fine all'attuale tensione, afferma il settimanale tedesco Der Spiegel.

GUERRA A COLPI DI SPOT
Usa: pacifisti contro interventisti

Negli Usa parte oggi la campagna pubblicitaria contro la guerra in Iraq. Lo spot riprende una pubblicità intitolata Margherita realizzato nel '64 per la campagna per Lyndon Johnson contro il repubblicano Barry Goldwater: una bambina in un campo di margherite che stacca uno per uno i petali di un fiore. Lo speaker fa il conto alla rovescia per l'esplosione di una bomba atomica, raffigurata con una grande nuvola a forma di fungo. Margherita II, lo spot contro la guerra in Iraq, realizzato dal gruppo di attivisti online MoveOn.Org, inizia con la bambina nel campo e finisce con l'esplosione nucleare. In mezzo, lo speaker dice: «Guerra contro l'Iraq. Forse finirà presto. Forse no. Forse si allargherà. Forse gli estremisti prenderanno il controllo dei paesi nuclearizzati». Il filmato conclude con le parole: «Lasciamo il tempo perchè le ispezioni possono funzionare».

Contemporaneamente aumentano le pubblicità dove rullano i tamburi di guerra. Il settore difesa della Boeing ha comprato pagine intere dei maggiori quotidiani, per stamparci la foto di un soldato che tiene l'occhio nel mirino di un'arma e l'orecchio agli apparati di comunicazione satellitari. «Nessun combattente è solo», spiega la pubblicità, perchè «condivide la conoscenza di milioni di persone».
Lo U.S. Army, l'Esercito americano, a sua volta ha rilanciato la campagna di reclutamento all'insegna del motto «tu sei un esercito di una sola persona».

Gli spot dell'amicizia con i musulmani
Il Dipartimento di Stato ha realizzato una serie di spot chiamati 'Shared Values' (valori condivisi) per risollevare l'immagine degli Usa nei paesi arabi. Gli spot si stanno trasmettendo attualmente in Africa e Asia centrale e meridionale. Secondo il Wall Street Journal, però, nelle ultime settimane sarebbero arrivati i 'nò dell'Egitto, del Libano e della Giordania, seguiti da problemi in vari altri paesi.

I COSTI DELLA GUERRA

Per il 2003 il Pentagono ha già chiesto un budget di 396 miliardi di dollari, pari a sei volte quello delle forze armate della Russia e a 26 volte quelli di tutte le nazioni definite nemiche sommate insieme (Cuba, Iran, Iraq, Libia, Corea del Nord, Sudan e Siria). Buona parte del budget finisce ai maggiori fornitori del Pentagono, che sono anche i protagonisti delle campagne tv di questi giorni. Nell'anno fiscale 2001, Lockheed Martin ha ricevuto appalti militari per 14,7 miliardi di dollari, seguita da Boeing (13,3), Newport News Shipbuilindg (5,9), Raytheon (5, 6) e Northrop Grumman (5,2).

 


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giovedì, gennaio 16, 2003
 


USA: GUERRA SENZA PROVE

USA: GUERRA ANCHE SENZA LE PROVE
La guerra contro l'Iraq potrebbe essere lanciata dagli Stati Uniti anche senza che gli ispettori delle Nazioni Unite abbiano raccolto nuove prove contro Saddam Hussein. Lo spiegano fonti dell'Amministrazione americana citate dal New York Times. Gli Stati Uniti stanno inoltre esercitando pressioni affinché il capo di Unmovic, Hans Blix, cancelli il briefing di fine marzo al Palazzo di Vetro.
ISPEZIONI/
BLIX: SERVE PIU' TEMPO E MAGGIORE COLLABORAZIONE DA PARTE DI BAGHDAD
I responsabili delle ispezioni in Iraq sono pronti a chiedere «un'estensione del mandato» per poter ultimare indagini e sopralluoghi, ma Baghdad deve fornire loro una «cooperazione attiva» per evitare il peggio.
IL MERCATO REAGISCE/
A DICHIARAZIONE DI BLIX FA IMPENNARE IL PREZZO DEL PETROLIO

Forte apprezzamento del petrolio dopo le dichiarazioni del capo degli ispettori Onu, Hans Blix, che ha invitato l'Iraq a fare di più per evitare il rischio di una guerra. Il Brent consegna febbraio, che scade oggi, è salito a 31,7 dollari (+1,6%) il barile
ANKARA PREPARA LA PACE/
La Turchia prepara una dichiarazione congiunta finalizzata a trovare una soluzione pacifica alla crisi irachena. Lo Stato presidente di turno dell'Unione Europea, presenterà la dichiarazione al vertice convocato per la prossima settimana ad Ankara, tra i capi di stato e di governo di sei paesi mediorientali: Arabia saudita, Egitto, Iran, Giordania, Siria e Turchia. Il vertice è l'ultima tappa del piano diplomatico elaborato da Ankara per cercare una soluzione pacifica alla crisi. Due settimane fa il premier Abdullah Gul ha visitato i cinque paesi mediorientali, che, tranne l'Egitto, sono, come la Turchia, confinanti con l'Iraq.


RICORRENZE/
Alla mezzanotte di oggi (le 22:00 in Italia) gli iracheni cominceranno le celebrazioni del 12/o anniversario dell'inizio della Guerra del Golfo che, denominata militarmente 'Operazione tempesta nel deserto dagli Usa, fu subito ribattezzata 'la madre di tutte le battaglie da Saddam Hussein.


LA NATO NON HA DECISO/
La Nato non ha preso ancora alcuna decisione sulla richiesta americana di utilizzo delle sue basi in un eventuale conflitto con l'Iraq: lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Lord Robertson, oggi in visita ad Atene.


IN ITALIA/MARTINO: LA GUERRA NON E' INEVITABILE
La guerra contro l'Iraq «non è affatto inevitabile» e il fatto che l'Italia abbia dato il suo ok al sorvolo dello spazio aereo nazionale da parte dei caccia Usa «non prova che sia stata presa una decisione». Lo ha affermato il ministro della Difesa, Antonio Martino


DICONO/IL PREMIO NOBEL GUENTER GRASS
È in nome del petrolio che gli Stati Uniti ed i loro alleati vogliono andare in guerra contro il regime di Saddam Hussein. A lanciare l'accusa è l'intellettuale tedesco Guenter Grass, che in una dichiarazione rilasciata all'agenzia di stampa tedesca Dpa sulla crisi irachena punta il dito contro le potenze occidentali, accusandole di «ipocrisia».


 

ANCHE LA RAI SI PREPARA ALLA GUERRA
PINO SCACCIA DURANTE IL CORSOAddestramento senza tregua per giornalisti e tecnici della Rai che potrebbero essere inviati al fronte in caso di guerra. La «base» di addestramento si trova a Pavia. Si tratta della Scuola Internazionale di Sopravvivenza e Salvataggio.

Al momento, a cimentarsi con funi, estintori, tute e maschere antigas ci sono, oltre a operatori e tecnici, gli inviati del Tg1 Tiziana Ferrario, Pino Scaccia e Stefano Tura e quelli del Tg3 Raffaele Fichera e Enzo Nucci. La scorsa settimana era stata la volta di Lilli Gruber, Monica Maggioni e Franco Di Mare.

Si tratta di corsi settimanali nei quali si imparano a usare strumenti e tecniche di sopravvivenza in aree contaminate da sostanze nucleari, chimiche e batteriologiche, tecniche di pronto soccorso, così come ad uscire indenni da un edificio in fiamme, oppure dalla carlinga di un elicottero in fase di affondamento. In una seconda fase, la pattuglia Rai verrà inviata a Civitavecchia, in un corso organizzato dall'Esercito, per studiare tecniche di orientamento, di lettura mappe e di percezione del pericolo.

CONOSCENDO VIRTUALEMENTE PINO SCACCIA, NON E' FORSE QUESTO UN MOTIVO IN PIU' PER DIRE ''NO'' ALLA GUERRA IN IRAQ?


INTANTO GLI USA CHIEDONO AIUTO ALLA NATO
Washington ha avanzato proposte per sei tipi di sostegno e assistenza come la protezione di esponenti dell'Alleanza atlantica in Turchia da possibili attacchi aerei o missilistici iracheni.Vi sarebbe poi l'accesso allo spazio aereo, a porti e a basi militari di paesi alleati, come anche il ricorso a sistemi d'arma difensivi della Nato come un certo tipo di aerei e la difesa anti-missile tipo Patriot.

COINCIDENZE
I primi missili americani cominciarono a cadere su Baghdad nelle prime ore di una notte irachena di 12 anni fa, illuminata dai traccianti della contraerea di Saddam Hussein. «La liberazione del Kuwait è cominciata!», grido' la Casa Bianca.

 


LIBRI: POCHI MESI AL QUINTO HARRY POTTER. BELLO PIÙ DEGLI ALTRI SECONDO
CASA EDITRICE.......E CHI SE NE FREGA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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mercoledì, gennaio 15, 2003
 

PALESTINA: controllo e povertà
ALJAZIRA.IT
Nel Negev il 70% delle famiglie palestinesi vive sotto la soglia di povertà
Un sondaggio, condotto su circa mille persone dei villaggi arabi e degli insediamenti ebraici nel Negev, rivela un'opinione assai diffusa, secondo la quale la produzione economica è estremamente allarmante, a causa, in particolare, della diffusione della povertà tra le famiglie arabe di quella zona. Dal sondaggio emerge che la situazione è pressoché identica nei Territori, con un'eccezione nel Negev, dove le famiglie che vivono sotto la soglia della povertà sono più del 70%. Una grande percentuale dei ragazzi soffre, qui, di malnutrizione, al punto che un bambino su due ne soffre. Dal sondaggio emerge, inoltre, che una larga percentuale di ragazzi va a scuola e torna a casa senza aver consumato i pasti e in molti casi senza aver fatto colazione. I responsabili palestinese per l'assistenza sociale nei villaggi hanno affermato di non essere stati colti di sorpresa dai risultati raccolti, essendo profondamente coscienti della difficile situazione economica dei territori palestinesi, in particolare del Negev. Si dicono inoltre convinti che nel corso del nuovo anno la situazione rimarrà allo stato attuale, senza particolari miglioramenti.


I Palestinesi presentano, per la prima volta, il bilancio preventivo annuale
L'Autorità Palestinese ha presentato, per la prima volta in venti anni, il bilancio preventivo per il 2003, dopo che è stata approvata una nuova ed intransigente linea politica per gli investimenti pubblici. Sulam Fayyad, Ministro delle Finanze palestinese, ha approvato il bilancio preventivo e ha dato la sua approvazione al versamento di 1,748 milioni di dollari, da parte degli Usa, a sostegno della disastrata economia palestinese.
Il bilancio preventivo prevede 204 milioni di dollari, con una media di 17 milioni di dollari al mese dai dazi doganali; 324 milioni di dollari per indennizzo da parte di Israele, per una media di circa 27 milioni di dollari al mese; 528 milioni di dollari da finanziamenti esteri; 212 dollari da paesi donatori per finanziare progetti di sviluppo.
Accordo tra Israele e Stati Uniti sul trasferimento dei capitali palestinesi
Un rappresentante del governo israeliano ha dichiarato che Israele e gli Stati Uniti si sono accordati sulle disposizioni per il trasferimento dei capitali stanziati da Israele per l'Autorità Palestinese: "Abbiamo raggiunto un accordo con gli Usa che stabilisce che i contabili americani esaminino accuratamente i conti dell'Autorità Palestinese per accertare che i capitali, di cui sarà completato il trasferimento, non siano utilizzati per finanziare il terrorismo". I versamenti cominceranno nei prossimi giorni su base mensile, ma se ci accorgiamo che il denaro è impiegato per finanziare l'attività terroristica, congeleremo di nuovo i pagamenti, senza considerare altro". Israele ha già trasferito all'Autorità Palestinese, tra luglio e dicembre scorsi, attorno ai 67 milioni di dollari, degli originari 500 milioni stabiliti dal preventivo del Fondo Monetario Internazionale.

4 miliardi di dollari di deficit nel bilancio Israeliano dello scorso anno a causa dell'Intifada
Il deficit finanziario totale nel bilancio pubblico di Israele, durante lo scorso anno, ha raggiunto circa 4,1 miliardi di dollari americani, equivalenti al 3,9% del prodotto nazionale israeliano. I dati pubblicati dall’Ufficio Contabile Pubblico del Ministero delle Finanze israeliano illustrano i dettagli di questo deficit nel bilancio pubblico alla fine del mese di aprile dello scorso anno, completato, poi, nel quadro della linea di grandi riduzioni che ha predisposto il Ministero delle Finanze. La situazione finanziaria, discussa nel mese di settembre del 2001, da una media di deficit che arriva al 2,4% del prodotto nazionale ha raggiunto, all’inizio del 2002, una media del 3%. Il Ministro delle Finanze israeliano Silvan Shalom pensa che sia necessario per il governo mantenere la stabilità economica rinforzando la posizione economica di Israele nel mondo. E il contabile pubblico presso il Ministero delle Finanze Nir Ghal’ad, che fa parte - a Washington - della delegazione israeliana che discute il problema della sicurezza finanziaria, ha detto: “A noi preoccupa la riduzione del livello delle spese in bilancio; abbiamo vietato, durante gli ultimi mesi, la firma di accordi commerciali con i fornitori, e abbiamo avuto successo nella riduzione delle spese fino al 98% del bilancio originario”.
(FONTE:
Aljazira.it)

 


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lunedì, gennaio 13, 2003
 

APPELLOCLARENCE MI VUOLE BENE!

GRAZIE! MA CHE BELLO!!! QUESTO MIO GIOIOSO BLOG E' SEGNALATO DA CLARENCE NELLA CATEGORIA:
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domenica, gennaio 12, 2003
 
E' nato un mio nuovo blog su splinder: GIORNALARI SI NASCE


STORIE_IN_GABBIA_
PENA MORTE: L' ILLINOIS MANDA IN PENSIONE IL BOIA
Il governatore Rayan:''Il sistema della pena capitale è arbitrario, capriccioso ed illegale''
Il governatore George Ryan denuncia un 'sistema che non funzionà e commuta tutte le condanne a morte nello Stato, ben 156, al carcere a vita. Secondo dati ufficiali, attualmente negli Stati Uniti sono circa 3.500 i detenuti che attendono l' iniezione letale nei bracci della morte.
Secondo Amensty International a muovere il governatore Ryan non e' stata solo una
valutazione di carattere umanitario, ma la consapevolezza - maturata anche grazie ad approfondite ricerche e inchieste - che la pena di morte, nell’Illinois come ovunque sia in vigore, e' applicata in modo iniquo e arbitrario e rappresenta una violazione dei fondamentali diritti umani.
DOSSIER
DETENUTI TERMINALI IN FILA PER L'ULTIMO PASTO. I cibi richiesti e quelli negati prima di affrontare il patibolo. Hamburger, patatine e giustizia è fatta. >>


GUANTANAMO: AMNESTY CHIEDE RILASCIO DEI PRIGIONIERI AFGHANI
UN ANNO FA IL TRASFERIMENTO NELLA BASE MILITARE USA A CUBA
LEGGI IL DOSSIERAmnesty International ha chiesto agli Stati Uniti di incriminare formalmente o rilasciare tutti i prigionieri afghani da un anno detenuti nella base militare statunitense di Guantanamo. L'associazione per la difesa dei diritti umani ha lanciato la sua richiesta in occasione del primo anniversario del trasferimento a Cuba dei circa 600 presunti ex Taleban o membri di al Qaeda. Da allora questi prigionieri si trovano un «buco nero legale», denuncia Amnesty. Gli Stati Uniti si sono rifiutati di riconoscere lo status di prigionieri di guerra ai detenuti, che provengono da 40 paesi diversi, che sono stati dichiarati «combattenti illegali». A loro è stato negato il diritto di essere rappresentati da un legale o di ricevere visite. E non si hanno notizie di incriminazioni a loro carico. L'intenzione di Washington sarebbe, secondo alcuni analisti, di mantenere queste persone in questo stato di detenzione fino alla conclusione di quella che l'amministrazione Bush chiama la guerra al terrorismo. In questi mesi, sono stati tentati diversi ricorsi legali presso tribunali americani in cui si chiedeva che ai detenuti fossero garantito il diritto di conoscere le ragioni della propria detenzione. E ora si attende una deliberazione della corte d'appello di Washington sulla questione.

DOSSIER: GUANTANAMO_GATE >>

LE ALTRE STORIE IN GABBIA >>

   


IN EDICOLA AGRATISE
Come già tutto il mondo saprà (viste le numerose porte in faccia ricevute alla domanda..''che mi assumete in un giornale?'') da grande volevo fare la giornalista. Ma GIORNALARISINASCE, quindi ora i giornali li ''vendo'', sui miei siti e blog. E voglio offrirvi agratise questa settimana le mie interviste e pezzi (sì li chiamo pezzi..me piace!) sul mondo dei Blog. Leggeteli e poi lasciatemi un commento sul mio nuovo blog. Il tema è: è vero che 'sti fraciconi de giornali si sono persi una bravissima e molto umile giornalara disposta ad accamparsi giorno e notte (consumo poco: caffè, yogourt) in una redazione pur di assaporare l'odore della stampa? AO..e poi guardate le date: prima dell'estate, quando ancora nessuno scriveva di Blog. Questo nun è fiuto per le notizie?

:: Blogorroici sul Web ::
Diari digitali fai-da-te: si pubblicano con un sistema editoriale semplice da usare. Intervista a Pino Scaccia, inviato del Tg1 e bloggista per passione

:: L'Auditel ci prende per il naso? Allora scegli Audiblog ::
Basta macchinette-truffa: ecco il primo sondaggio del Web sulle preferenze televisive. Intervista a Claudio Sabelli Fioretti, autore di AudiBlog
:: I WebOscar del Blog ::
Gnueconomy.net premia i migliori diari online dell'anno

(sempre in ordine cronologico al contrario vi segnalo le 4 pagine che l'Espresso ha dedicato ai blog questa settimana (non l'ho scritto io..ma qualcuno potrebbe forse pensare che non ne sarei stata capace??)
10, 100, 1000 blog





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sabato, gennaio 11, 2003
 
E' nato un mio nuovo blog su splinder: GIORNALARI SI NASCE


LA TOP TEN DEL LATE SHOW CON DAVID LETTERMAN

DAVID LETTERMANLa categoria di stasera è: dieci segnali che il tuo vicino crea dei cloni.
Vivete in un dato quartiere e avete il sospetto che il vostro vicino di casa stia clonando degli esseri umani nella casa accanto alla vostra. Ecco qui i dieci segnali a cui fare attenzione. Segnateveli perché sta già accadendo e accadrà sempre più spesso

Numero 10 - ammiri il suo cane e lui si offre di fartene uno
Numero 9 - il casellante ne ha già visti passare 4 identici a lui
Numero 8 - va sempre da Kinko a studiarsi i macchinari
Numero 7 - è uno scienziato scapolo con 53 figli
Numero 6 - sei sicuro di aver visto Einstein, Lincoln e Heidi Klum intorno alla sua piscina
Numero 5 - il suo goffo tentativo di far sembrare diversi i suoi figli usando berretti
Numero 4 - quando sua moglie mette al mondo dei gemelli, le dà della dilettante
Numero 3 - nelle calde giornate estive, i suoi figli aprono un banchetto della Clonaid
Numero 2 - sulla torta di compleanno del figlio: 'auguri, cellula manipolata geneticamente'
E la numero uno è: - guardi dalla finestra e vedi te stesso mentre lavi la sua auto
Il sito ufficiale del Late Show

(
il mejo di Dave Letterman da Dagospia che, beato lui, ha il canale satellitare Rai Sat Show)

 


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IRAQ: NON CI SONO ''PISTOLE FUMANTI''

Hans BLixL'ispettore Blix: finora non abbiamo trovato armi proibite, ma le lacune sono molte. Blair chiede tempo:''L'attaco può essere rinviato''. Prodi:''Lavoriamo per la pace''. La Turchia incerta per l'apertura di un Fronte Nord. Chi è Blix, l'uomo che ha le chiavi della guerra.Intanto la Corea del Nord esce dal trattato anti-nucleare


Il capo degli ispettori delle Nazioni Unite, Hans Blix, ha dichiarato al Consiglio di sicurezza che in Iraq non sono state trovate "pistole fumanti". Il grilleto contro Saddam Hussein non scatterà quindi subito dopo il 27 gennaio, giorno in cui gli ispettori Onu consegneranno al Consiglio di sicurezza il rapporto aggiornato. Lo ha confermato il Segretario di Stato americano Colin Powell. La ''tregua'' consentirà agli Usa di convincere i possibili alleati ancora esistanti. Tra questi spicca la Turchia che negli ultimi giorni si è tirata indietro dinanzi alla prospettiva di apreire un Fronte Nord per la guerra all'Iraq. Secondo gli ispettori molte domande rimangono senza risposte. I tasselli mancanti riguardano le prove della distruzione di armi biologiche e chimiche non presenti nel rapporto di 12mila pagine consegnato all'Onu dall'Iraq a dicembre.

LA RISOLUZIONE VIOLATA - secondo la risoluzione 1441 costituirebbe ''violazione grave'' il rifiuto delle ispezioni (che per ora non c'è stato) e la mancata risposta alle richieste degli ispettori.
HANS BLIX: L'UOMO CHE HA LE CHIAVI DELLA GUERRA - Uno dei due capi ispettori. Svedese, avvocato, tre lauree in diritto internazionale conseguite in tre nazioni (Szevia, Usa e Inghilterra), lavora nella diplomazia svedese e internazionale dal 1963.


DICONO
VITTORIO ZUCCONI:
l'America sa per certo che Saddam ha quelle armi, perché ha conservato le ricevute di quando gliele vendette
LO SCACCHIERE
Blair (Inghilterra):
chiede tempo a Bush per consentire agli ispettori di fare il loro lavoro. Si dice: Blair vuole mantenere un rapporto privilegiato con Washington, ma non vuole isolarsi da Onu e Ue.
Chirac (Francia): la guerra è la peggiore delle soluzioni.
Shoereder-Fisher (Germania): no al conflitto.
Papandreus (Ankara): continuiamo la ricerca di una soluzione pacifica con una missione diplomatica a febbraio in sette paesi arabi.
PAROLE
MATERIAL BREACH:
violazione materiale delle risoluzioni Onu
TROJKA: la missione diplomatica dell'Ue che dovrebbe partire a febbraio in visita a sette paese arabi.

INTANTO
La Corea del Nord: "Usciamo dal trattato antinucleare"
PYONGYANG - Con una mossa destinata ad aggravare ulteriormente una crisi internazionale dalle conseguenze imprevedibili, la Corea del Nord ha annunciato la decisione di denunciare unilateralmente il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, e dunque di sottrarsi agli impegni ivi contemplati, con effetto immediato. Tuttavia ha anche puntualizzato di non avere alcuna intenzione di sviluppare armi atomiche, e ha poi alluso alla possibilità di addivenire a un compromesso con gli Stati Uniti, se questi ultimi abbandoneranno la loro «politica ostile» nei confronti di Pyongyang.

Domenica 12 gennaio 2003 => Rabat, Marocco. Manifestazione a sostegno dell'Iraq

IL SADDAMOMETRO DI OGGI: 63 per cento. Probabilità che ci sia una guerra contro l'Iraq, secondo William Saletan di Slate. Calcolo compiuto analizzando le notizie del giorno. Ieri era del 65 per cento. http://slate.msn.com/id/2076550/

 


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giovedì, gennaio 09, 2003
 

TURCHIA: STRAGI NEI CIELI

LA TESTIMONIANZA DI CAN, MANAGER PRESSO IL GOVERNO TURCO

Ieri un Rj100 delle Turkish Airlines era caduto in fase di atterraggio sempre nel sud est, a Diyarbakir, provocando la morte di 75 persone. Cinque i sopravvissuti. Ed oggi un altro schianto: sono due gli aerei militari caduti, dopo essersi scontrati in volo, nella provincia sud orientale di Malatya, in Turchia.

Can, chief manger presso il governo turco e amico di chat, racconta le sue emozioni. Non esclude la possibilità di attentati.

Appresa la notizia dello schianto del primo aereo contatto via e-mail Can, preoccupata per le sue condizioni. Viaggia molto. Gli chiedo di inviarmi appena puo' una e-mail per sapere come sta. Prontamente Can mi risponde alle 7.30 am ora locale.

Hi dear Laura, To day my voice is not enough, because of the plane crash in Diyarbakýr, 75 passenger die ,it was very terrible and
frightening. I dont know the reason, may be the weather conditions, any thecnical problem or....( I dont want to say it). This is the general situation in turkey, now I'm a bit better that tomorrow morning, the life is normal, all the tv programmes are normal .
The life is cruel, may be must be.
These are our problems, I wish they will not increase , How are u darling how is your life. I could not write you more because of the my busy day.
Take care, all the best thins with a huge kissses for u.
M.CAN

LE ALTRE STORIE DI CHATMANIA >>

 


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LIBERTA' DI STAMPA: LE VITTIME

IL RAPPORTO 2002 DI REPORTERS SANS FRONTIERES.
Nel 2002: 25 giornalisti uccisi, almeno 692 indagati, almeno 1420 aggrediti o minacciati, almeno 389 media censurati, 118 giornalisti prigionieri nel mondo al 1° gennaio 2003
.
In confronto, nel 2001: sono stati uccisi 31 giornalisti, 489 indagati, 716 aggrediti o minacciati, 378 media censurati.
Leggi il rapporto >>
Il sito di Reporters sans frontières >>
DAL BLOG DI PINO SCACCIA
C’è un muro trasparente ad Arlington, Virginia. Sta in cima a Freedom Park e domina Washington. Ci sono impressi 1.395 nomi. E’ alto sette metri. E non finisce mai: ogni anno, ai primi di maggio, aggiungono un pezzo. Ogni pannello ha un nome, un luogo, una data. E’ nel giardino del Newseum, il museo della stampa. E’ il muro del Journalists Memorial, il monumento ai giornalisti caduti. Il primo della lista: James M. Lingan, 62 anni, americano, ucciso a Baltimora nel 1812. Lavorava al Federalist , dava fastidio ai politici. Non è una lista completa, quella di Arlington, ma è "democratica". Nomi sconosciuti e storici. Robert Capa, 1954. Il fotoreporter forse più famoso del ’900, cinque guerre in 18 anni: sue le uniche, vere immagini dello sbarco in Normandia. A 41 anni andò in Giappone per una mostra, Life lo chiamò: "Già che ci sei, coprici il fronte in Indocina". Saltò su una mina vicino a Hanoi, Vietnam.
Giornalisti massacrati in guerra. Fatti sparire perché davano fastidio. Per l’associazione "Reporter senza frontiere", negli ultimi 15 anni ne sono stati uccisi quasi 800, 24 nel 2001. Da gennaio a novembre, 91 sono finiti in carcere (gli ultimissimi dati aggiornati li leggete sopra). Dall’87 a oggi, nove italiani uccisi in zone di guerra.
Il 19 maggio 1987 in Mozambico muore a 34 anni Almerigo Grilz, cineoperatore triestino: sta filmando un attacco dei guerriglieri Renamo quando un proiettile lo colpisce alla testa. Il 28 gennaio 1994 a Mostar, Bosnia, colpi di mortaio uccidono tre inviati della Rai: Marco Lucchetta, 41 anni, Alessandro Ota, 37, e Dario D’Angelo, 41. Il 20 marzo dello stesso anno a Mogadiscio, Somalia, vengono uccisi Ilaria Alpi, 32 anni, e l’operatore Moran Hrovatin, 45. Anno terribile, il ’94: sul muro di Arlington oltre cento nomi. Anche Giuseppe Alfano, reporter della Sicilia ucciso dalla mafia. Nel ’95, l’operatore del Tg2 Marcello Palmisano, 55 anni, muore in un’imboscata. Il 16 ottobre 2000 in Georgia viene trovato morto con il torace sfondato Antonio Russo, 40 anni, inviato di Radio Radicale. Una morte misteriosa. Un omicidio irrisolto. Russo stava nella zona del Caucaso da 4 mesi. Alla madre aveva detto di aver filmato prove di atrocità commesse nella guerra tra Russia e Cecenia.
A Freedom Park, Antonio è vicino a Kurt Schork, 53 anni, di Washington, veterano dell’agenzia Reuters , caduto in un’imboscata di ribelli in Sierra Leone il 24 maggio. Sono 26, i caduti del 2000, un terzo dei quali uccisi in tre Paesi: Sierra Leone, Colombia e Russia. Nel 2001, sette caduti su 24 sono scomparsi in Afghanistan. L’11 novembre un tedesco e due francesi, tra cui una donna, Johanne Sutton, 34 anni, vengono uccisi nel Nord-Est del Paese dai talebani.
Il 3 maggio scorso, al Journalists Memorial di Arlington, il muro trasparente si e’ allungato. Su quel muro si sono aggiunti altri due nomi italiani, Maria Grazia Cutuli e Raffaele Ciriello. Purtroppo la speranza di Mike Fetters del Newseum di Washington e’ gia’ stata delusa. Nei giorni scorsi e’ morto anche un reporter francese. La speranza cioe’ che quei nomi fossero gli ultimi. p.sc.
IL BLOG DI PINO SCACCIA >>

 



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lunedì, gennaio 06, 2003
 

NASCONDETE LE CALZE!
Vi ho visti oggi. Ed eravate bellissimi. Mamme, papà, nonne e nonni. Passeggiavate insieme. A coppie. C’era sempre anche il papà. Mica è restato a casa a guardare la tv. In una mano il telecomando e nell’altra i soldi quasi gettati alla mamma per le spese. Oggi vi ho visti. Tutti insieme. Divisi solo dal peso delle buste. Da una parte le calze, quasi sempre rosse. Dall’altra i giocattoli. Che belli i giocattoli. Ho sbirciato nelle buste. C’erano grossi scatoloni con scritte colorate. Vi ho visti ed oggi siete voi i protagonisti. Pronti a fare la magia. Siete andati in missione, si vedeva dalle vostre facce. Pensavate al giocattolo più bello per i vostri bimbi, solo per vedere la loro espressione. Eravate tutti tranquilli, ordinati, in fila neinegozi di dolciumi. Sereni. State tornando a casa. Nasconderete i regali, li incarterete e stanotte sarà magia. Noi credevamo alla Befana. Non a Babbo Natale perché, diceva mia nonna, ‘’è robba americana quella’’.
E ringrazio mia nonna che mi faceva andare a letto presto nella casa delle feste, quando stavamo tutti insieme. Mi raccontava le storie, non favole, ma la sua vita. C’erano sempre i tedeschi in mezzo e qualche partigiano. Mentre l’ascoltavo stranamente la porta era chiusa. Mi diceva ‘’perché la befana non può essere disturbata’’. Io ci credevo. Ringrazio anche mio zio che la notte mangiava un po’ dei biscotti che io mia sorella e mia cugina avevamo preparato per la Befana. Caro zio, ma come facevi? Erano durissimi quei biscotti, fatti con il DolceForno. Oggi siete stati voi i protagonisti. Genitori e nonni. Ma per favore: nascondete bene i giocattoli e le calze, usate buste scure. Fate attenzione. Perché oggi c’erano anche tanti bambini per strade. E non possono mica pensare che ci sono decine di befane in borghese!



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IL PRIMO POST DEL 2003
1 gennaio 2003
1) la prima gioia: niente traffico al ritorno dal centro di Roma e niente multa per aver pagato il parcheggio fino alle 22.58 (a pagamento fino alle 23)
2) la prima sfiga: si rompe il tacco

3) la prima paura: uno mi dice che se è da molto che non lo fai... si vede lontano tre chilometri. Ho deciso che indosserò il burka
4) il primo mistero: tre sms alquanto hot da numeri sconosciuti. Chiamo ma la tim dice ''non è abilitata a questa chiamata''
5) la prima chattata: Miller da Londra dice di aver passato la mezzanotte a casa. E' triste perche' il 2002 è finito
6) la prima sigaretta: su una terrazza di Roma a testa alta a vedere i fuochi d'artificio
7) la prima grezza: porto al cenone un primo piatto. C'è un ragazzo ebreo e pur sapendolo nella pietanza c'è il prosciutto. Me ne ero scordata
Apaches


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-------------------------------------------------------------------------------- <ILMONDOinVISIBILE>Inchieste impossibili e notizie irriverenti per non smettere di pensare
[Bukowski in pillole]