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Il primo blog di Laura Bogliolo. Le origini di GiornalariSiNasce...






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venerdì, gennaio 31, 2003
 
OTTO LEADER EUROPEI APPOGGIANO BUSH E L'UE SI SPACCA
I capi di stato e di governo di otto paesi europei - Gran Bretagna, Spagna, Italia, Portogallo, Ungheria, Polonia, Danimarca e Repubblica Ceca - hanno dichiarato di
appoggiare gli Stati Uniti nella battaglia per disarmare l'Iraq, sostenendo che la credibilità delle Nazioni Unite è ormai al limite. Gli otto leader hanno firmato un appello in cui chiedono unità e coesione.
BUSH RINGRAZIA..
Il presidente americano George Bush ha detto di essere «molto grato» al presidente del consiglio Silvio Berlusconi per aver firmato la lettera, insieme ad altri leader europei, di sostegno agli Stati Uniti nel tetativo di disarmare l'Iraq.
..E L'EUROPA SI SPACCA...
La lettera degli Otto è stata inviata senza che la Grecia, presidente di turno dell'Ue fosse stata informata. L'Europarlamento intanto ha adottato, con 287 voti a favore, una risoluzione che dice che le violazioni 'attualmente individuate dagli ispettori non giustificanò un'azione militare contro l'Iraq.
..MENTRE NEGLI USA LA POESIA PACIFISTA VIENE IMBAVAGLIATA
La Casa Bianca mette al bando la poesia dei pacisti. Washington ha infatti cancellato l'incontro sull'opera diEmily Dickinson, Langston Hughes e Walt Whitman, fissato per il prossimo 12 febbraio, nel salotto letterario che, fra gli applausi di molti intellettuali e letterati anche liberal, mesi fa aveva istituito da Laura Bush. La mossa è stata dettata dal timore che alcuni poeti di loro potessero trasformare il seminario in una protesta anti-guerra.
FACCIAMO DUE CONTI
Otto paesi europei appoggiano Bush. Una lettera polverizza due organizzazioni internazionali di cui sono parte (Unione Europea e Onu). E un nuovo ordine viene creato.
Superiore ad ogni accordo, trattato e comunanza di cultura. E' quello stabilito dagli Usa, collaudati a stravolgere le regole di diritto internazionale, creare una nuova accezione di guerra, quella preventiva, e a riscrivere di fatto, attraverso la tipologia normativa della ''consuetudine'', la normativa in materia di guerra. Si sta creando un precedente pericoloso. Quello della guerra a tutti i costi, sganciata dalle regole Onu. Mi chiedo: se un giorno il Giappone si svegliasse e decidesse di bombardare la Cina perché considerata ''pericolosa'', con quali strumenti normativi la comunità internazionale potrebbe fermarlo?


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