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ilmondoinvisibile

Il primo blog di Laura Bogliolo. Le origini di GiornalariSiNasce...






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lunedì, marzo 31, 2003
 

+2,5....

CRONACA DI UNA MATTINA FELICE
(il seguito)
Ora capirete:
''Pirati e disinformazione, battaglia su Internet'', Il Messaggero >>
Dovrete fare un po' fatica, ma alla fine, si legge qualcosina di molto simpatico..hihihih.

Perché +2,5? Leggete la colonna a sinistra del mio blog splinder, numero di articoli scritti su Il Messaggero...
Dimenticavo: Ligabue canta:''perché abbiamo sempre una parte da recitare..''. Prendo in prestito la frase che cambio in ''perché abbiamo sempre qualcuno da ringraziare..''. Ringrazio e dedico la ola a chi ancora crede nella correttezza e nella passione.

 


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+2,5....
CRONACA DI UNA MATTINA FELICE

Mi sveglio, saluto il mio cane, mi vesto (a sì..prima mi lavo), corro al bar (ci sono i giornali; faccio prima al bar che a raggiungere l'edicola..)...Azz....Il Messaggero lo sta leggendo uno...Intanto ordino il cappuccino. Mi metto dietro quello che legge il ''mio'' Messaggero. Sbircio. Gli sto col fiato sul collo. Lui si gira. Lo guardo malissimo. Lui si allontana. Finalmente ho il giornale in mano. Lo sfoglio. Cerco l'articolo. Non lo trovo. Intanto il mio fidato barman mi sussurra gridando: ''a signorì...gle se fredda er cappuccino!!!''. Urlo:''un attimo! Sto' a legge!!! (e penso: sai quanto cazzo me frega der cappuccino!)''. Finalmente trovo l'articolo. Grido:'' e olèèèèèè!!!!!''. Il barista non capisce. Gli dico:''leggevo l'oroscopo..Branko dice che oggi rimorchiero'..(unico linguaggio che il mio fidato barman conosce:-)))).
Capirete meglio dopo le 12.00. Capirete anche il titolone +2,5...
Intanto ho qualcuno da ringraziare: lui capirà. gli dedico questa ola....

 





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Chattando con un palestinese
Terre di nessuno
Ieri ho chattato con Mousa, amico palestinese profugo in Giordania.
Era preoccupato per alcuni suoi parenti che vivono in Iraq. Non ha piu' loro notizie da diversi giorni. Mi ha detto che subito dopo l'attacco all'Iraq si sono rifugiati nel deserto, al confine tra la Giordania e l'Iraq. Non capivo. Gli ho chiesto sotto quale giurisdizione fosse quel territorio: irakena o giordana. Mi ha risposto che quella è terra di nessuno. Contesa tra quattro Stati: Iraq, Siria, Giordania, e Arabia Saudita. Banalmente ho detto:''dura la vita nel deserto..''. Mousa risponde:''sì, è dura, ma è l'unico modo per scappare da israeliani e americani''. Mousa ha detto così. Ha poi aggiunto:''sono bloccati lì, non possono tornare indietro perché c'è la guerra. Non possono andare avanti e entrare in Giordania perché il governo non glielo consente''. Mousa è arrabbiatissimo. Mi ha scritto che vorrebbe andare in Iraq a combattere gli americani. Gli ho detto:''no, non farlo! Resta a casa!''. Lui dice che non ha casa, che la Giordania non è la sua casa e poi conclude:''cosa dirti cara, è difficile stare in silenzio di questi tempi''. Ci salutiamo.
 


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domenica, marzo 30, 2003
 
QUEGLI AMICI A BASSORA
I sette colleghi arrestati dagli irakeni a Bassora. Anch'io sfiorai la stessa fine, dodici anni fa. Proprio in quella zona. Ho saputo adesso i loro nomi. Cinque sono miei amici, compagni di tante avventure, ma conosco anche gli altri. Fra tutti mi viene da pensare a Vittorio, inviato del "Mattino", un napoletanaccio alle soglie della pensione eccezionale a raccontare barzellette, roba da teatro. Sicuramente riuscira' a far sorridere, come sempre, tutti gli altri e a esorcizzare una situazione difficile. Forse e' un fatto privato ma adesso vorrei abbracciarlo.

DIARIO DA KABUL, DI PINO SCACCIA >>
 


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AMINA: LAPIDAZIONE CONFERMATA

Il Tribunale supremo della Nigeria ha ratificato la condanna a morte per lapidazione di AMINA; ha solamente posticipato l'esecuzione di due mesi per permetterle di allattare il suo bambino. Trascorso questo termine la sotterreranno fino al collo e l'ammazzeranno sassate, a meno che una valanga di dissensi non riesca a dissuadere le autorità nigeriane. Amnesty International chiede il tuo appoggio tramite la tua firma nelle sue pagine web. Mediante una campagna di firme come questa si salvò in passato un'altra donna, Safiya, nella stessa situazione. Sembra che per AMINA abbiano ricevuto pochissime firme.
Contatta subito:
WWW.amnistiapornigeria.org
WWW.amnistiaporsafiya.org

e firma per AMINA. Non pensare che non serva a niente; all'altra donna salvò la vita. Fai circolare questo messaggio fra le persone che sai sensibili a questa orribile minaccia di morte. Fallo subito, io l'ho già fatto.
Daniela B.


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sabato, marzo 29, 2003
 
AFGHANISTAN
GUERRA DIMENTICATA

Il corriere della sera online dedica gli esteri solo alla guerra in Iraq. Su Repubblica.it troverete un accenno in una news nascosta. Tutto tace su Ilnuovo.it. La notizia del delegato della Croce rossa ucciso ieri sera in Afghanistan è rimasta nell'oscurità.

ASSASSINATO DELEGATO CROCE ROSSA
(ANSA-AFP) - GINEVRA, 27 MAR - Un delegato del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) di origine salvadoregna è stato ucciso oggi nella provincia di Oruzga, nell'Afghanistan centrale. Lo ha reso noto la stessa Croce Rossa a Ginevra, precisando che l'operatore lavorava con alcuni colleghi afghani per migliorare il rifornimento idrico nella città di Tirin Kot.Secondo la fonte, «gli automezzi su cui viaggiavano sono stati intercettati da assalitori non identificati». Il delegato ucciso aveva 39 anni e lavorava per la Croce Rossa dal 1999. Aveva effettuato missioni in Colombia, nella Repubblica del Congo e in Angola.



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DOMANDA

QUANTO GUADAGNA UN INVIATO DI GUERRA?


L'amico
Sturo mi mette la pulce nell'orecchio: ''lo sapete quanto guadagna
un inviato di guerra? lo stesso che se va a seguire una partita della
Roma''.






Ebbene:
fatevi sotto. E' cosi'? E' giusto che chi rischia la vita debba guadagnare
tanto quanto chi si beve il caffè borghetti?



COMMENTA
>>






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venerdì, marzo 28, 2003
 

CRISI TOTALE
CHI FERMERA' IL GIAPPONE?

Qualcuno aveva provato a spiegarlo. Se gli Usa avessero distrutto l'autorità dell'Onu e avessero deciso di fare guerra violando le regole di diritto internazionale avrebbero creato un pericoloso precedente: qualunque Stato avrebbe potuto accusare un altro di essere ''una minaccia per l'umanità''. A quel punto chi avrebbe potuto fermarlo? Gli esempi fioccavano e si concentravano soprattutto sul Giappone, potenza storicamente interessata al predominio dell'Estremo Oriente e dintorni. L'occupazione cinquantennale della Corea da parte del Giappone faceva lezione. Qualcuno aveva lanciato un grido di allarme. Sarebbe stata la crisi totale. Quel grido di allarme non è stato ascoltato. Risultato: iniziano a delinearsi pericolosi scenari.

Giappone: lanciati i primi satelliti militari per spiare la Corea del Nord

TOKYO - Il Giappone ha lanciato stamani il suo razzo vettore "H-2a" a tre stadi con due satelliti spia per uso militare, i primi della sua storia. Il lancio è avvenuto da una piattaforma in un'isola dell'arcipelago Tanegashima. I satelliti spia hanno il compito di controllare i movimenti nella vicina Corea del Nord. Due giorni fa la Corea del nord aveva minacciato il Giappone, affermando che «rischia l'autodistruzione» se avesse lanciato i due satelliti spia.

Fonte: Quotidiano.net >>



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Webbando
Mistero sul blog Salam Pax: opera dei servizi segreti americani? Lo scopriremo solo cliccando.Si diffondono come funghi. La parola d'ordine è raccontare. E quando la cronaca viene fatta direttamente dall'Iraq, diventano cliccatissimi. E' il caso del warblog Salam Pax, diario di guerra anonimo, redatto direttamente da Baghdad. Il tam tam sulla nascita di questo blog è stato velocissimo. Ne parlano tutti, addirittura il Tg1, notoriamente poco attento al mondo Internet. E nasce una domanda: questo diario di guerra è realmente aggiornato da Baghdad? Come mai solo questo warblog ha avuto così successo? Il dubbio resta. Intanto dalla piazza virtuale della newsletter Buongiorno.it qualcuno lancia il sasso: in questo blog, c'è forse lo zampino dei servizi americani? Lo scopriremo solo cliccando.
Salam Pax >>
ARCHIVIO WEBBANDO >>

 


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giovedì, marzo 27, 2003
 

AMNESTY CONTRO LA GUERRA?

Continuo a ricevere
comunicati stampa di Amnesty International che recitano così:
- "OGNI ATTACCO DIRETTO NEI CONFRONTI DEI CIVILI COSTITUISCE UN CRIMINE DI GUERRA"
- 'PRIGIONIERI DI GUERRA: NO AI DOPPI STANDARD'
- ''Amnesty International ha dichiarato oggi che il bombardamento contro la sede della televisione di stato irachena potrebbe costituire una violazione delle Convenzioni di Ginevra''.


Ebbene cara Amnesty, non pubblichero' nessuno dei tuoi comunicati.
E sai perché? Perché mesi fa, ad una conferenza stampa, mi alzai in piedi e chiesi alla presidentessa italiana dell'organizzazione umanitaria: ''Quale è la posizione che Amnesty assume nei confronti della probabile guerra in Iraq?''. Risposta: ''no comment, non rilasciamo dichiarazioni. Non abbiamo ancora preso una decisione''.
La decisione poi l'hai presa, cara Amnesty. Due giorni dopo hai diffuso un comunicato stampa. Ti ricordo quale fu la tua posizione ufficiale.
Ecco il titolo:

IRAQ: "USARE LA FORZA SOLO COME ULTIMA RISORSA"
.

Ma dopo tutto avrei fatto bene a credere
al mio amico profugo palestinese in Giordania, Mousa, al quale ingenuamente consigliavo di rivolgersi alla sezione locale di Amnesty per farsi aiutare. La sua risposta fu:''Amnesty is a friend
on Usa, not a friend of Palestina''.

A VOI I COMMENTI >>



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domenica, marzo 23, 2003
 
THAILAND 22/3/2003 0:12
NON VEDENTI MINACCIANO DI DARSI FUOCO

Due uomini non vedenti hanno tenuto in scacco la polizia di Bangkok
minacciando di darsi fuoco per protesta contro il governo che vorrebbe
trasferire su Internet il gioco del lotto, privando molti disabili del loro
lavoro. Thawee Khonharn e Wichai Phansee, entrambi fortemente ipovedenti
sebbene non completamente ciechi, per ore hanno mobilitato l'attenzione dei
cittadini e delle forze dell'ordine davanti al parlamento tailandese. Thawee
gridava la sua rabbia contro il governo che, con questa decisione, rischia
di togliere ai disabili la possibilità di guadagnarsi da vivere vendendo
biglietti della lotteria, un'attività tradizionalmente loro riservata;
intanto Wichai minacciava di dare fuoco alla tanica di benzina che si era
legato al corpo se qualcuno avesse tentato di avvicinarsi. I due affermavano
di essere pronti a morire per difendere i loro diritti e quelli degli altri
disabili. La polizia è riuscita ad intervenire alcune ore dopo, prendendo i
due coraggiosi dimostranti per stanchezza. Gli uomini sono stati arrestati e
incriminati per possesso di esplosivo, tentativo di incendio e
intimidazione.


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venerdì, marzo 21, 2003
 


NET-SABOTATOSITO AMBASCIATA USA


Durante la giornata di ieri collegandosi al sito italiano di Greenpeace (www.greenpeace.it)si poteva raggiungere una pagina Web per la campagna NETSTRIKE: cliccando sulla url si aprivano in contemporanea 12 finestre del browser con il sito dell'amabasciata americana in Italia (www.usembassy.it). Le finestre si aggiornavano in continuazione. In questo modo, se la catena si espandeva, si rendeva difficile la fruibilità del sito dell'ambasciata.
Alle ore 22.00 di ieri il sit-in virtuale davanti
al sito dell'ambasciata Usa in Italia, indetto per protestare contro l'entrata in guerra di Usa e Gb contro l'Iraq, si è conlcuso. Dal sito di greenpeace leggiamo: ''Il sit-in non ha provocato danni fisici o perdita di dati del server dell'ambasciata, ma ne ha impedito l'accesso per alcune ore''.

 


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giovedì, marzo 20, 2003
 


LE NOTIZIE IN DIRETTA


USA LANCIANO OPERAZIONE ANTITERRORISMO IN AFGHANISTAN

Bagram 20 mar. (Adnkronos) - In contemporanea all'attacco in Iraq, gli Stati Uniti stanno conducendo una vasta operazione antiterrorismo in Afghanistan. Le operazioni - si legge sul sito del New York Times - si svolgono in prevalenza nella zona di Kandahar, una volta roccaforte del regime dei Taleban.



GLI ALPINI - Gli alpini impegnati in Afghanistan in Enduring Freedom non sono coinvolti questa mattina nell' operazione contro Al Qaeda condotta nel sud del Paese soprattutto dalle forze statunitensi. Lo si è appreso da un portavoce del contingente italiano
(Ansa).
IL GOVERNO AFGHANO - L'Afghanistan, teatro della guerra dell'autunno 2001 che rovesciò il regime dei Taleban, ha manifestato oggi il suo sostegno all'attacco militare anglo-americano in Iraq, affermando che il regime di Saddam Hussein «lo merita» (Ansa).
RASSEGNA STAMPA ESTERA
U.S. army also launches major Afghan operation >>
IRAQ: ALL'ALBA SFERRATO L'ATTACCO,IL PRIMO OBIETTIVO SADDAM
(Ansa) - Alle 5:30 del mattino, ora locale, le 3:30 in Italia, due ondate di attacchi aerei sulla capitale irachena, tra sirene d' allarme e incendi. Lanciati missili Cruise contro due località segrete al centro ed a sud di Baghdad dove si sarebbero trovati Saddam e i suoi più stretti collaboratori. Attivata a Palazzo Chigi l' Unità di crisi.



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E' GUERRA
ATTACCO ALL'ALBA, BOMBARDATA BAGHDAD
L'operazione è scattata alle 3,40 ora italiana. Obiettivo principale: Saddam e la dirigenza irachena. Reparti di commando nella città.
A Bassora primi scontri tra inglesi e truppe di Saddam.
Due milioni di volantini lanciati dagli aerei per incoraggiare la popolazione e i militari ad arrendersi. Diciassette soldati, bandiera bianca in mano, si sono consegnati agli alleati. ''Abbiate pronta una tazza di caffè e un pacchetto di sigarette per i soldati che si arrendono'', hanno raccomandato i capitani.
Fonti dell'Intelligence americana: bin Laden prepara raid terroristici in Usa.
ITALIA: CAMERE, sì all'uso delle basi, ma non per i raid. Scatta il piano del ministero dell'Interno: 4000 militari per gli obiettivi sensibili.
AFGHANISTAN: per gli alpini primo scontro a fuoco


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martedì, marzo 18, 2003
 

SCHIACCIATA PERCHE' AMAVA LA PACE: LE FOTO DI RACHEL
ATTIVISTA AMERICANA, 23 ANNI, UCCISA DA UN
BULLDOZER ISRAELIANO
A GAZA. TENTAVA DI BLOCCARE LA DISTRUZIONE DI CASE DI PRESUNTI TERRORISTI PALESTINESI.
ECCO LE FOTO, CHE NON RIESCO PROPRIO A PUBBLICARE DIRETTAMENTE SUL MIO BLOG, NON CE LA FACCIO >>

 





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GUERRA IRAQ
++ CINA E GERMANIA EVACUANO AMBASCIATE A BAGHDAD ++

 


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IRAQ: LE ULTIME 24 ORE >>

 


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lunedì, marzo 17, 2003
 
LO SCOOP DI PINO SCACCIA
TUTTI I MISTERI DEL CASO MORO
Venticinque anni fa in via Fani e' cambiata la storia d'Italia

Un ex gladiatore rivela: "Il mio viaggio in Libano per contattare le Brigate rosse" >>


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domenica, marzo 16, 2003
 

WEBBANDO
LA BANDIERA DELLA PACE? APPENDILA AL BALCONE ONLINE
Tempo fa ho pubblicato una foto: un cartone con su scritto ''Pace a tutti, anche a quello stronzo che mi ha rubato la bandiera''. . Ebbene, a quel romano che non si è arreso davanti al furto del simbolo della pace dedico uni sito, dove non c'è il rischio di vedersi fregare un sogno. E poi dicono che Internet sia un luogo pericoloso.....

Un condominio tutto file e chip, senza civico ma superaffollato. Su
Mrtones 4680 persone hanno appeso la bandiera della pace dalle finestre di un palazzo virtuale per esprimere un'esigenza reale: la pace.
L'iniziativa ha un precedente. Dopo l'11 settembre sono nati molti siti nei quali era possibile accendere una candela per non dimenticare quel tragico evento
(www.piccoloelfo.it)

LA RUBRICA: WEBBANDO >>

 


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STORIE IN GABBIA
COLOMBIA, LAGER PER LADRI D’AUTO

Bogotà – "Campi di concentramento" per ladri di macchine, completi di baracche di legno per dormire e filo spinato. È la scioccante proposta contro i ladri di automobili illustrata dal presidente dell’associazione degli industriali colombiani del settore automobilistico. Il piano prevede anche che i detenuti si procurino il cibo da soli, coltivando la terra,

Il presidente dell'associazione ha affermato che non sarebbe giusto permettere ai carcerati di stare in galera mantenuti da chi paga le tasse. Le auto rubate sarebbero una ogni due vendute.
(PRESO DA
NUVOLASENZAINVERNO)



LEGGI LE ALTRE STORIE IN GABBIA >>

 





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mercoledì, marzo 12, 2003

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PACE SENZA SE E SENZA MA
PER I MIOPI, C'E SCRITTO: PACE PURE PER QUELLO STRONZO CHE M'HA FREGATO LA BANDIERA

(SEGNALATA DA ROMOLO)



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sabato, marzo 08, 2003
 

8 MARZO
PAROLE SENZA VELI GRAZIE AI BLOG


Vivono in Iran. Dovunque vadano devono dare il proprio nome e mostrare un documento. Possono salire su un auto solo se guidata da un parente maschio. Il loro burka si chiama chador e devono usarlo sempre quando entrano in luoghi pubblici. Non possono ricorrere all’aborto legale. La nascita di una femmina viene accolta dalla famiglia della madre come una delle massime disgrazie, e un marito può ripudiare la moglie per riparare il "disonore".
Alcune di loro hanno deciso di uscire allo scoperto. E hanno scelto i blog.
Eccone alcuni:
http://iraniangirl.blogspot.com
http://masiha74.blogspot.com

http://manomani.com

http://myliterature.blogspot.com
http://iraniangirl.blogspot.com
ALTRI LINK:QUELLO CHE LE DONNE NON POSSONO >>



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FIGLIO BIN LADEN, USA CONFERMA ARRESTO
(ANSA) - NEW YORK, 7 MAR – L'amministrazione Bush conferma l'arresto di almeno un figlio di Osama bin Laden. Ne dà notizia il network Cnbc, secondo il quale sarà tra breve la Casa Bianca a confermare la notizia ufficialmente. Il ministro dell'interno pachistano Faisal Saleh Hayat aveva smentito la cattura annunciata nel pomeriggio da funzionari pachistani.

 





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venerdì, marzo 07, 2003
 

CHATTANDO CON UN PALESTINESE
5$ per un cellulare

Mousa mi dà il suo numero di cellulare. Dice che vuole svegliarsi felice ricevendo un mio Sms. Ma io non mi fido a telefonare. E glielo dico. Insiste. Gli metto una scusa, che poi è molto reale. ''Il mio cellulare non funziona bene''. Mousa mi dice ''perché non te lo compri?''. E lo ripete. ''Perché non te lo compri?''. Scoppio a ridere. Mousa mi ripete la stessa frase che tutti i miei amici mi gridano. Ogni giorno, quando cade la linea, si scarica la batteria dopo 1 un'ora e quando non riesco a inviare Sms. La stessa frase. Rido. Il cellulare continuo a non comprarlo. Non per i soldi, ma per una questione di pigrizia. Mousa incalza. ''Compratene uno che costa poco. Il mio l'ho pagato 5 dollari. Sì 5 dollari''. Rimango stupita. Stupore da stupida. Basta pensare che con 10 dollari Mousa ci campa un mese nel campo profughi in Giordania dove vive. Lui è palestinese. Palestinese e generoso. Mi dice, forse un po' scherzando, ''ti invio i soldi e ti compri il cellulare nuovo. Così potro' svegliarmi ogni mattina con il tuo Sms''. Rido di nuovo. Anche se con un po' di malinconia. Mousa dice ancora una volta le stesse frasi di un mio amico. Anche lui vuole regalarmi un cellulare. Ma lui è ricco. In famiglia sono in tre, ma di cellulari ne hanno cinque. E Mousa, peso 45, altezza 1.60, con tre figli da mantenere e la fame che lo fa piangere la notte, mi dice la stessa frase.

 


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martedì, marzo 04, 2003
 




CHI VUOL ESSER RE?
Nel gioco del buskashi il segreto dell'Afghanistan. La lotta per la successione nell'era dopo-Talibani. Le leggi di Kabul e la testimonianza di Medici Senza Frontiere

Chi vuol esser Re?
Giocano al buskashi, la lotta a cavallo per conquistare il corpo di una capra abbandonato in terra. Non ci sono squadre, maglie ed arbitri. C'è solo la competizione del singolo contro il singolo. E un unico obiettivo: primeggiare. Vince colui il quale dopo essersi impossessato della carcassa dell'animale si distanzia dal gruppo e alza in aria l'oggetto del contendere. ''Il gioco nazionale dell'
Afghanistanrappresenta l'anima più profonda del paese, ossia l'ambizione politica individuale''.
Così Whitney Azoy, antropologo, ex-diplomatico americano in Afganistan e ricercatore dell'International Rescue Committee, spiega quale è secondo lui il vero male del popolo delle mille fazioni. ''L'Afghanistan è maledetta dall'ambizione politica personale, tutti vogliono essere Re. L'ultimo re era umile e modesto, non voleva essere il dominatore e per questo oggi è ancora rispettato''. ''Il prestigio e il nome personale - continua Azoy - sono la chiave della politica afghana''. L'obiettivo è la creazione di un governo che rappresenti tutte le fazioni del paese. E il compito non è facile. Il corpo politico dovrà essere composto da forze antitalebane, ma rappresentare anche
tutte le componenti tribali dell'Afghanistan. Dovrà essere nazionale, ma accontentare la volontà dei paesi vicini. Dovrà comprendere anche i talebani moderati, espressione dell'etnia pashtun. Tale richiesta è stata avanzata dal Pakistan che è rimasto l'unico paese a riconoscere ufficialmente il regime dei Talebani. Ma non tutti sono d'accordo.
L'India appoggia l'Alleanza in funzione anti-pakistana, l'Iran ne protegge le fazioni sciite, mentre per la Russia i Talebani rappresentano il motore dell'espansione dell'integralismo islamico in Cecenia. Neppure la Cina, pur essendo pro-pakistana, vede di buon occhio l'inclusione nel futuro governo di elementi talebani perché teme che continuino a sostenere la rivolta degli islamici Uighuri nello Xinjiang.
Il Presidente afghano Hamid Karzai ha detto che la guerra contro il terrorismo, in Afghanistan "è praticamente finita", ma il suo Paese non è certo per questo divenuto un posto sicuro. Il primo marzo un avamposto alleato, la base operativa "Salerno", a Khost, nella regione sud-orientale dell'Afghanistan, al confine con il Pakistan è stato attaccato da guerriglieri. I militari alleati hanno risposto al fuoco. Nella sparatoria non vi sono state vittime.
''Gli Usa hanno cominciato la loro buskashi - conclude Azoy - ed ora tutto il mondo li guarda''. In mezzo al campo polveroso calpestato dagli zoccoli dei cavalli madidi di sudore c'è la carcassa dell'Afghanistan.
La presa di Kabul e l'instaurazione di un nuovo governo non hanno concluso l'ultima partita a buskashi. Si passerà solo all'intervallo tra un primo e un secondo tempo, in attesa della proclamazione di un nuovo Re.

TUTTI GLI UOMINI DEL NORD
Qualcuno la chiama Alleanza del Nord. E' stata sufficiente a contrastare i Talebani. Ma non avanza, se non militarmente. La coalizione fa acqua da tutte le parti e non è stata in grado di assicurare pace e unità dopo la sconfitta dei Talebani. L'Alleanza del Nord rappresenta, infatti, un insieme di fazioni ostili. Divise dal credo religioso degli sciiti, degli sciiti filo-iraniani e dei sunniti. E dalle diverse etnie: tagiki, uzbeche ed afghane. Ad ogni fazione corrisponde una fede, un'etnia e soprattutto un'aspirante re.
Burhanuddin Rabbani: leader supremo ed ex-presidente dell'Afghanistan dal 1992 fino all'avvento dei Taliban nel 1996. Guida la fazione più numerosa: la Jamiat-i-Islami.
Abdul Rashid Dostam: generale uzbeko, nemico di Rabbani contro il quale organizzò un golpe nel 1994. E' il leader della fazione del Jumbish-i-Milli sostenuta dalla Turchia.
Gulbuddin Hekmatya: guida la fazione sunnita Hezb-i-Islami dall'esilio in Iran.
Ismail Khan:
governatore della città di Herat, sciita filo-iraniano, ha conquistato prestigio nella guerra contro i sovietici. Si è unito alla Jamiat-i-Islami di Rabbani.
Karim Khalili:
generale della fazione sciita pro-iraniana dello Hezb-i-Wahadat. Dopo la conquista dei Talebani lo Hezb si è suddiviso in due fazioni. Quella capitanata da Karim Khalili fedele a Rabbani e quella contraria all'ex-presidente.
Il sud del paese si riconosce nel leader pashtun Hamid Karzai, attuale presidente afghano.

IL PAESE SENZA AQUILONI
Non c'è musica, rasoio per gli uomini e sorrisi per le donne. Non si gioca con gli uccelli in gabbia e non si suonano strumenti a percussione. C'è la prevenzione: all'allevamento dei piccioni, agli aquiloni e all'usanza di lavare i panni lungo la riva dei fiumi. E' severamente proibito fotografare o filmare qualsiasi essere vivente, umano e non. Assaggi di legge Talebana.
Decreti (fatwa) dei Talebani (tradotte dal dari dal giornalista pakistano Ahmed Rashid)
Fonte: www.stringer.it/

Prevenzione degli aquiloni:
tutti i negozi che vendono aquiloni devono essere chiusi
Prevenzione dell'allevamento dei piccioni e dell'usanza di giocare con gli uccelli in gabbia: entro dieci giorni dall'emanazione del decreto, questa usanza deve essere interrotta. Dopo dieci giorni sarà effettuato un controllo, e tutti i piccioni o gli altri uccelli in gabbia
verranno uccisi.
Prevenzione della pratica di suonare strumenti a percussione: i
n caso di violazione, le autorità religiose decideranno di volta in volta.
Prevenzione del taglio e della rasatura della barba: s
e dopo un mese e mezzo dall'emanazione di questo decreto qualcuno verrà trovato con la barba rasata o tagliata, sarà imprigionato per il tempo necessario a una conveniente ricrescita della barba stessa.
Prevenzione del taglio di capelli americano o inglese:
chiunque verrà trovato con i capelli lunghi, dovrà essere arrestato e condotto negli uffici della polizia religiosa dove gli saranno rasati i capelli. Il criminale sarà condannato a pagare il barbiere.
Prevenzione della musica: la musica è proibita nei negozi, negli alberghi, nelle macchine e nei rickshaw. Se qualche nastro venisse trovato in un negozio, il proprietario verrà imprigionato e il negozio chiuso. Se cinque persone faranno da garanti, il negozio potrà essere riaperto e in seguito sarà rilasciato il proprietario. Se una musicassetta venisse trovata in una macchina, saranno imprigionati sia il conducente che il veicolo. Con la garanzia di cinque persone potrà essere rilasciata la macchina, e solo in seguito il proprietario.

E DOPO I TALEBANI?
LA TV CON IL BURKA

Le autorità della città di Herat (nordovest dell'Afghanistan) hanno vietato, mediante decreto religioso, la diffusione nei luoghi pubblici delle reti televisive satellitari e dei film stranieri per impedire la diffusione di «film anti-islamici», precisano le autorità. Il 22 gennaio scorso la Corte suprema afgana ha votato l’interdizione di tutte le televisioni straniere in Afghanistan.
L'ALTRO AFGHANISTAN
Intervista ad Anna Poloni, infermiera volontaria di Medici Senza Frontiere
Nel paese del buskashi non ci sono solo i Talebani, la repressione e la miseria. C'è un altro Afghanistan, quello fatto di un popolo ospitale, gentile e amante della pace. Ce lo racconta Anna Poloni, infermiera volontaria di Medici Senza Frontiere che ha lavorato nel paese per una anno e mezzo ed ha conosciuto i volti di bambini uccisi dal morbillo e quelli di mamme vittime della gravidanza. Ha operato nelle città di Mazar-I-Sharif, Taloqan e Fayzabad, partecipando a due missioni di MSF nel 1996 e nel 2000.
Quale è la situazione sanitaria in Afghanistan?
Manca tutto. Non ci sono ospedali tranne quelli militari. Si muore per tetano, diarrea e morbillo. Le donne non hanno accesso alle strutture sanitarie. Il paese ha un triste primato: il più alto tasso di mortalità per le donne che partoriscono.
E la situazione sociale? L'Afghanistan è privo di qualunque tessuto sociale ed economico. Ci sono solo 5 grandi città per un territorio di 652.225 kmq. Per il resto ci sono solo villaggi rimasti al Medioevo. Non c'è acqua, luce, le condizioni sanitarie sono pessime. Ho visto gente mangiare una volta ogni tre giorni, ho visto bambini nutrirsi con erba.
Come è stato l'impatto con la gente? Ottimo. Gli afghani sono persone ospitali, accolgono persone di qualunque razza e strato sociale. Quello che più ricordo è la dolcezza e la loro gentilezza. Gli afghani non sono solo integralismo e guerra. Posso raccontare di quando passeggiando per il villaggio di Taloqan la gente mi invitava a prendere un tè e a spartire il poco pane presente in quelle tende chiamate casa.
DIARIO DA KABUL >>
LINK AFGHANISTAN >>



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UE: IL TRICOLORE?TUTTO DA RIFARE...NESSUNA SFUMATURA...TUTTO COLPA DI MICHAEL JACKSON?
Una normativa della Ue ha emesso una circolare con la richiesta di codificare i colori della bandiera. Il reato? Troppe sfumature: la nostra bandiera ha avuto una diversa gamma di sfumature di bianco, di verde e di rosso. Sicchè ogni tricolore era per così dire diverso dall'altro. Dalla disposizione della Ue, la presidenza del Consiglio dei ministri ha
quindi emanato una circolare successiva con la quale vengono definite le sfumature esatte dei colori. In base al nuovo codice di colori stabilito, il Tricolore assumerà i colori che in gergo tecnico si definiscono pantone. Tradotto nella pratica, il bianco della vecchia bandiera non sarà più un bianco luminoso ma avrà una leggera sfumatura verso il giallo. Per quanto riguarda il Quirinale bisognerà attendere la metà di marzo prima di vedere esposto il nuovo Tricolore date le misure eccezionali della bandiera esposta (4 metri per 6
).



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lunedì, marzo 03, 2003

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PERCHE' I TRE FIGLI DI MICHAEL JACKSON SONO BIANCHI?

44 anni, o forse 4 e mal portati

Ieri ho visto l'intervista esclusiva a M.J. su Italia 1. Che impressione. M.J. è un bambino viziato, esaltato e bugiardo. Nega di essersi rifatto la faccia, dice che ''è solo la crescita..la gente cambia''.
Ma che sei pazzo?????
Ha portato via dall'ospedale la seconda figlia appena nata..''go go go..''. Ma che sei pazzo??? Il giornalista che lo intervista cerca di fargli capire che quel gesto oltre ad essere pericoloso per la salute della neonata è stato un trauma per la mamma. Lui dice:''no..no..è stata lei che ha voluto che la portassi via..''. Alla domanda ''dopo quanto tempo la mamma ha rivisto la figlia?'' M. risponde..''non ricordo''.
Senza mamma, ma con il burka
I suoi figli non hanno mamma, dice. E loro non soffrono, dice. Non vanno a scuola e non escono mai senza di lui. M. non si fida delle guardie del corpo. Girano sempre con una maschera che gli copre il volto. Il piu' piccolo, il neonato che pericolosamente mostro' dalla finestra dell'albergo di Berlino, ha un velo in faccia mentre M. gli dà il biberon.

Padre premuroso...
Allo zoo: M. porta i figli. Ressa dei fan. Il figlio maschio si fa male ad un occhio, ma lui nega. al negozio di antiquariato: M. si spazientisce, getta via la mano della figlia e chiede alla baby-sitter:'' cerca di fargli capire che quando le lascio la mano, lei deve lasciarla. Io devo firmare gli autografi, invece lei mi sta appiccicata!''.
L'UOMO DAI MILLE COLORI...

Il giornalista chiede:'' come hai scelto la madre dei tuoi figli visto che sono nati da inseminazione artificiale?''.
M.:'' bastava che fosse una donna in salute e intelligente''.
Il giornalista:''anche di colore?''.
M.:''certo!''.
Il giornalista:''Ma i tuoi figli sono bianchi!''
M.:'' essere di colore vuol dire avere diversi colori. Mio padre ha gli occhi azzurri. Magari hanno preso da lui. E' una questione genetica. E' la gente che è ignorante e che non sa queste cose''.
Certo M., siamo noi ad essere ignoranti.....



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domenica, marzo 02, 2003
 

SOSTIENI EMERGENCY
Da oggi al 31 dicembre 2003 sara' possibile effettuare "micro-donazioni" ad Emergency tramite i cellulari TIM inviando uno (o piu') SMS al numero 44410: per ciascun Sms vi verrà addebitato 1 euro (Iva inclusa), che ci verra' accreditato al netto di Iva, senza costi aggiuntivi ne' ricavi da parte di TIM.
(Il numero e' attivo solo per i clienti TIM. Sono escluse le utenze di servizio, dealers e multibusiness.)

 


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[Bukowski in pillole]