Durante la giornata di ieri collegandosi al sito italiano di Greenpeace (www.greenpeace.it)si poteva raggiungere una pagina Web per la campagna NETSTRIKE: cliccando sulla url si aprivano in contemporanea 12 finestre del browser con il sito dell'amabasciata americana in Italia (www.usembassy.it). Le finestre si aggiornavano in continuazione. In questo modo, se la catena si espandeva, si rendeva difficile la fruibilità del sito dell'ambasciata.
Alle ore 22.00 di ieri il sit-in virtuale davanti al sito dell'ambasciata Usa in Italia, indetto per protestare contro l'entrata in guerra di Usa e Gb contro l'Iraq, si è conlcuso. Dal sito di greenpeace leggiamo: ''Il sit-in non ha provocato danni fisici o perdita di dati del server dell'ambasciata, ma ne ha impedito l'accesso per alcune ore''.