Si scambiano messaggi la notte. Come fossero ossigeno.
L’orecchio incollato ai rumori della strada e lo sguardo al pc. Per vincere la nostalgia.
Hanno sempre freddo. Un freddo sudato di tristezza. Ma si spogliano. Gettano violenti gli abiti sulla poltrona. Non ci stanno proprio nella vita di giorno. Sempre a metà. Con l’anima scolorita.
Così la notte si ritrovano. E scambiano gli ultimi spiccioli con chiacchiere e umanità. Ballano un tango nomade. Dormono su letti precari. Piangono lo zainetto pieno di scartoffie. Sono umani speciali. Sono gli umani di ritorno. Tornano ogni giorno da un viaggio. Fatto di pugni e calci. E iniziano a vivere.
Qui. E ricordano chi sono. Qui. Dove le parole non saranno mai più abbattute. E gli scempi verranno compensati con sorrisi e altri abbellimenti.
(una pagina del mio moleskine. Scritta qualche tempo fa. Ve la ripropongo perché ci tengo tanto alle anime che incontro nel Web, ce ne sono tante. Vi parlo solo di quelle buone. Quelle che ancora si emozionano, che credono nelle cose giuste e ci rimangono male quando qualcuno calpesta i diritti degli altri. Besos a tutti voi..)