Seicentocinquanta presunti terroristi dentro a delle gabbie, in attesa di giudizio e senza imputazione. Un'unica legge, quella partorita dagli Usa senza rispetto delle regole internazionali. E 14 tentativi di suicidio. L'ultimo il 16 gennaio. Lo rivela il Pentagono. A Guantanamo i prigionieri della guerra in Afghanistan alla fine del 2001 denunciano con il tentativo di darsi morte la loro sofferenza. A fronte di questa notizia, le autorità della Difesa Usa hanno fatto sapere che sono in atto azioni per prestare un aiuto psicologico ai prigionieri. Molti dei detenuti, che sono a Guantanamo da più di un anno, non conoscono ancora le imputazioni a loro carico. Non è loro permesso incontrare i familiari o avere un legale. Il segretario alla Difesa Usa, Donald Rumsfeld, ha invece più volte difeso il sistema della prigione di Guantanamo, sostenendo che le informazioni che si ottengono dai prigionieri sono di aiuto nella lotta al terrorismo.