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giovedì, settembre 12, 2002
 
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Sciuscià clandestino
A cena a casa Sciuscià
Bocciata dalla Rai, promossa a Roma la trasmissione di Michele Santoro registrata ieri a Castel Sant’Angelo

di Laura Bogliolo

Questa volta è la televisione senza ‘’onda’’ a scendere in campo. La piazza Reale di Castel Sant’Angelo ha accolto l’edizione straordinaria di Sciuscià, la trasmissione televisiva radiata dalla Rai e realizzata ieri sera alla Festa Nazionale di Liberazione a Roma. Ci sono le telecamere, ma la trasmissione non va in onda. Verrà solo registrata su una videocassetta. Il pubblico è quello di una serata romana trascorsa a ‘’casa’’ di amici, a base di reportage da New York e dall’Afghanistan un anno dopo l’11 settembre. E la voglia di libertà si respira nell’aria ingurgitata per l’emozione di vedere Michele Santoro e la sua redazione tra la gente, pronti a parlare con tutti, a saltare il recinto dell’informazione e la gabbia della politica. ‘’Perché ci vorrebbero far tacere, ma noi siamo qui, questa sera perché l’informazione non è di nessuno’’. Foto di repertorio, perché la Sciuscia è stata snobbata dalla stampaCosì Michele Santoro ci racconta cosa sta accadendo e lo fa con aria agguerrita tra una stretta di mano alla signora che vuole una foto con lui a tutti i costi e un abbraccio a chi gli dice di tenere duro. Rimane seduto sugli scalini di legno della scenografia. Ci guarda dritto negli occhi e risponde no alla domanda:’’Si può fare la tv, senza la tv?’’. ‘’Possiamo solo incontrare persone che pensano che la tv possa appartenere a tutti e non solo a qualcuno’’, afferma Santoro. ‘’C’è stata una vendetta contro il nostro programma? Ma chi ha il massimo dell'informazione come può trovare insopportabile una trasmissione?’’. E ancora. ‘’Togliere Sciuscià è stato come rivivere certi giorni in Sicilia, quando davanti alle case dei mafiosi certi scagnozzi ci mettevano le mani sulla telecamera’’. E poi la richiesta ai leader della Sinistra:’’Andate dal Presidente della Repubblica, agite per quel 50% che vi ha votato e urlate a voce alta che la democrazia è in pericolo’’.
A casa Sciuscià si vuole capire. Si parla dell’11 settembre, del pericolo di un attacco all’Irak e della dottrina Bush, quella in base alla quale gli Stati Uniti sono convinti che l’attacco dell’11 settembre sia stato ordinato da uno Stato sovrano. La dottrina in base alla quale gli Stati Uniti, stravolgendo le regole del diritto internazionale, decidono quando è tempo di guerra e tempo di pace e che, seguendo una logica ferrea, potrebbe portare anche altre superpotenze a decidere, unilateralmente, di bombardare. ‘’Un giorno anche Cina, Russia e Giappone potrebbero iniziare le loro guerre. Se gli Usa attaccano l’Irak, si apre la via ad una guerra di tutti contro tutti’’. A rispondere all’interrogativo sul palco Lucia Annunziata, Lucio Caracciolo, padre Benjamin, Luca Casarini, Vauro, Gennaro Migliore e Antonello Venditti. E il verdetto è comune. Sbagliata la guerra contro l’Irak, certa la volontà degli Usa di trasformare l’11 settembre nell’occasione per ridisegnare la carta geo-politica del mondo.
In pillole
Lucia Annunziata: sono contraria alla guerra all’Irak. Ma il cosiddetto anti-americanismo non deve far dimenticare che se i bambini muoiono a Baghdad non è solo per le sanzioni, ma anche perché Saddam pensa bene di incamerare le sue ricchezze in Svizzera lasciando morire chi ha fame.
Luca Casarini: a Genova la polizia si è trasformata in esercito, in Irak e nel mondo l’esercito (Usa) si sta trasformando in polizia.
Padre Benjamin: le ispezioni, l’Onu dovrebbe farle negli Usa e non Irak. E’ Bush il pericolo atomico.
Lucio Caracciolo: la guerra all’Irak è certamente l’occasione per ridisegnare le linea della geopolitica nel mondo.
Gennaro Migliore: dobbiamo scendere in piazza per dire ‘’no’’ alla guerra all’Irak.
Antonello Venditti: è impossibile pensare di fermare con la morte gli integralisti. Gli fai un favore perché per loro lo scopo della vita è morire come kamikaze.
Vauro: parlano per lui le sue vignette. Pannella dichiara che i pacifisti contro la guerra all’Irak sono ignobili come i pacifisti del ’38 (Conferenza di Modaco. Ndr). La vignetta: Pannella che dopo aver deciso di bere la sua pipì, ora pensa a vomitare merda.


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