11 SETTEMBRE 2001

L'ascensore. Torniamo dal pranzo. Il corridoio del terzo piano, quello della stanza redazione invasa da tutta l'azienda assiepata davanti alla tv. Canale Cnn. ''Un aereo ha colpito le Twin Towers'' declama freddamente il responsabile editoriale. ''Come? Chi? Cosa? Non è possibile!!!'', ci chiediamo. Domande senza risposte. Non c'è tempo. Tutti alle postazioni. Le agenzie sono incontrollabili. Uno scroscio di notizie contrastanti. La separazione dei compiti. Ognuno ha un settore da ricoprire. Ci tremano le mani per l'orrore delle immagini trasmesse in tv, ma dobbiamo continuare. Scriviamo, troviamo le prime foto. Schizza per la redazione il nostro Capo. Volano foglietti di agenzie.

Il secondo aereo si schianta sull'altra torre. Il numero dei morti. Le cifre della tragedia. Ma non c'è tempo. Non possiamo fermarci. Dobbiamo scrivere, trovare foto, dichiarazioni. Non c'è tempo per il dolore, ingoiato velocemente davanti allo schermo del computer. Continuiamo. Gli altri aerei. Il Pentagono. E poi il crollo. La prima torre. La seconda. Non ci crediamo. Qualcuno chiama casa. Ma non c'è tempo. Continuiamo fino a notte fonda. Siamo stanchi. Torniamo a casa. Non riusciamo a dormire. Quelle immagini continuano a massacrarci. Dormiamo per poco. Stanchi, impauriti, il giorno dopo siamo pronti a ricominciare.
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posted by laura at 5:04 AM